VALLO DELLA LUCANIA TEATRO LA PROVVIDENZA INTERVISTA ALL’ATTORE MASSIMILIANO GALLO
di Marisa Russo | BlogMaria Rosaria Verrone
Artista, ben ritornato nel Cilento e nel nostro teatro, qui a Vallo della Lucania. È sempre un piacere averla con noi e, soprattutto, lasciarci incantare dalla sua bravura!
In questo nuovo spettacolo “Anni 90’…noi che volevamo la favola”, quali aspetti vuole mettere in evidenza, le differenze a livello sociale, culturale e anche politico, rispetto a quello precedente dedicato agli Anni 80’?
Massimiliano Gallo
Grazie. In realtà affronto tutti i temi ma quello politico non lo approfondisco, altrimenti avrei dovuto fare uno spettacolo a parte. Era il periodo in cui cadde la Prima Repubblica, nacque la seconda, un’epoca molto complessa! Esprimo, però, una mia considerazione pensando a quello che erano i politici della Prima Repubblica e quelli della Seconda. Nel senso che stavamo male nella Prima repubblica perché rubavano, questi rubano lo stesso, ma almeno quelli avevano una statura politica diversa. Io, naturalmente, scherzo su questo aspetto, in realtà è il seguito di quel pensiero che avevo cominciato con lo spettacolo degli Anni 80’.
Era il periodo prima della globalizzazione, incominciava questo mondo interconnesso sia pure con grandi difficoltà, però cominciavamo ad avere Internet, ad avere il computer in casa, cominciavamo ad avere notizie da fuori, cominciavamo probabilmente a “sapere meno di prima”.
La riflessione è sempre la stessa, forse qualcosa di incredibile è successo, ma le nuove generazioni stanno vivendo un periodo fatto di buio dal punto di vista sociale, politico ma anche proprio della comunicazione.
Questo mondo interconnesso, probabilmente, sta portando conseguenze negative. Adesso ci siamo accorti che anche l’economia globalizzata forse, non funziona.
Lo spettacolo è una riflessione fatta a modo mio, portata avanti sempre come se fossi con una comitiva di amici a raccontare come stavamo.
Ma la soddisfazione più grande è colui che viene a vedere lo spettacolo e dice di essersi divertito ma che poi, dopo il divertimento, ci sia tanto da riflettere su quello che potevamo essere.
Maria Rosaria Verrone
I giovani degli Anni 80’ non erano sfiduciati, apatici come i giovani dei nostri giorni. Dal suo punto di vista di chi o di cosa sarebbe la responsabilità di questa grave situazione?
Massimiliano Gallo
La verità è che non siamo stati capaci di consegnare loro un mondo migliore ma addirittura lo abbiamo peggiorato. Abbiamo fatto un grave errore, avremmo dovuto migliorarlo, non l’abbiamo fatto, anzi fatto di peggio. Non abbiamo, secondo me, atteso le aspettative che un giovane in realtà deve avere e cioè la possibilità e la capacità di sognare. Se tu togli alle nuove generazioni questa possibilità, non solo stai togliendo loro un futuro ma stai togliendo un futuro anche alla nazione.
Quando noi diciamo i giovani sono apatici, sono disinteressati dobbiamo pensare che sia una conseguenza della nostra comunicazione relativa, di tutto quello che facciamo e che non ha senso, che il governo non può comandare perché il mondo è così. Ormai c’è la convinzione che se vai a votare o non ci vai nulla cambia, per cui c’è astensionismo. Credo che vogliano un paese sempre più ignorante e ignorare non significa solo non conoscere i contenuti di un libro, ignorare significa non conoscere la realtà del tuo paese, i tuoi diritti, i tuoi doveri. Questa è una realtà che purtroppo, nel corso degli anni, è stata pianificata.
Maria Rosaria Verrone
Come genitori, lei è diventato papà da poco, e anche come docenti che potremmo fare per trovare un rimedio a tale situazione?
Massimiliano Gallo
Io credo che ai ragazzi sia utile non raccontare cose ma far vedere loro. Devi dimostrare che anche nelle situazioni più estreme l’impegno è fondamentale, che ti devi sempre mettere in campo,
che ti devi prendere le responsabilità, che devi avere giudizio e devi anche saper dire di no. Devi esporti, devi avere un punto critico su tutto.
Per questo dicevo che è stato tutto pianificato. Se i ragazzi li lasci in un limbo in cui tutto è considerato normale, tutto permesso, lo dico nella parte finale dello spettacolo, dalla morte alla ricetta di uno chef stellato, al ballo di una casalinga disperata, hai fatto un grande danno.
Maria Rosaria Verrone
Può dirmi se ci sarà uno spettacolo futuro sul primo decennio degli Anni Duemila?
Massimiliano Gallo
Guarda, per adesso proprio no, ho avuto difficoltà anche a scrivere sugli Anni 90’. Mentre lo spettacolo sugli Anni 80’ l’ho scritto con grande entusiasmo perché ricordavo la mia adolescenza, per gli Anni 90’ c’erano tante cose che avevo scritto ma che ho dovuto tagliare. Sarebbero servite solo a far diventare lo spettacolo triste ed io non avrei proprio la capacità di soffrire!
Maria Rosaria Verrone
La ringrazio per la sua disponibilità. Aspettiamo, come sempre, un suo ritorno per divertirci e, per le sue profonde riflessioni, per crescere insieme! intanto potrà leggere l’intervista, nei prossimi giorni, sulla pagina Facebook “Teatro La Provvidenza Recensioni” gestita dalla giornalista Marisa Russo.

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