VALLO DELLA LUCANIA TEATRO LA PROVVIDENZA “QUALCOSA E’ ANDATO STORTO”
di Maria Rosaria Verrone
di Marisa RussoMaria Rosaria VERRONE
Maestro Buccirosso, bentornato al Teatro La Provvidenza.
La commedia di questa sera “Qualcosa è andato storto”, scritta, diretta ed
interpretata da lei, è uno spettacolo divertente ma invita alla riflessione. Parla della crisi della famiglia, caratterizzata da contrasti, gelosie, attaccamenti materiali, fattori ereditari senza reali legami affettivi tra i componenti. Secondo lei questa situazione della famiglia appartiene alla realtà odierna oppure sarebbe una caratteristica che ha accompagnato la famiglia nel corso del tempo?
Carlo Buccirosso
In realtà io parlo della crisi dell’umanità, non della famiglia in sé per sé, la famiglia è un microcosmo ma è l’umanità che si trova in una degenerazione totale, quindi un discorso molto più complesso. La famiglia è sempre stata, diciamo così, un nucleo di sopravvivenza, ora invece, purtroppo, non esiste
più questa tipologia. Una volta c’era la possibilità di rifugiarsi in famiglia per
risolvere i problemi. Adesso le famiglie si autodistruggono, vengono distrutte le
componenti stesse. Senza fare discorsi retorici, è una situazione molto… molto
complicata e difficile. Io, invece ci tengo tanto alla famiglia e lo dimostro già dal fatto di avere in scena cugini, nipoti, cognati… nonna! Non è facile, ci vogliono molti attori per i tanti personaggi. Per fortuna ho alle spalle una produzione che mi permette di fare ciò, c’è tanta passione di fare teatro nonostante sia tanto difficile guadagnarci mentre le spese sono moltissime. Soprattutto come lo faccio io con scene vere, costumi, con 45 giorni di prove. Uso gli ingredienti che la gente vuole per fare “un minestrone teatrale” buono, saporito, importante per la vera tradizione teatrale.
Come esiste la tradizione della cucina, esiste quella del teatro ed io parlo del sociale, di quello che le persone vorrebbero vedere in scena e che loro vivono.
Maria Rosaria VERRONE
leggendo la trama si ha la possibilità di cogliere un “barlume di speranza” per la risoluzione dei problemi, grazie alla giovane nipote del protagonista. Sarebbe una speranza reale? Lei ci spera veramente?
Carlo Buccirosso
Ci spero, sì, ci spero! C’è tanta illusione, purtroppo, ma io voglio sperare! La gente ha bisogno di questo barlume, come lei lo ha chiamato. Con il tempo ho imparato che i “cazzotti nello stomaco” non li posso dare, nel senso che bisogna lasciare sempre uno spiraglio. In certi momenti sono un pessimista totale, in altri momenti sono un ottimista, addirittura con la speranza che si possa creare un antidoto per la morte, pensi un po’ come sono ottimista! La speranza che si possa prolungare la vita che, per quanto complessa, è sempre difficile lasciarla.
Maria Rosaria VERRONE
Lei è un attore di successo, al teatro, al cinema, alla televisione. Quale di queste espressioni artistiche preferisce?
Carlo Buccirosso
Il Teatro, senza dubbi. È la mia vita, è la mia famiglia. Le altre sono “scappatelle” che faccio volentieri.
Maria Rosaria VERRONE
Ultima domanda. Brevemente qual è il suo legame con il Cilento? Viene in questa terra solo da attore o la frequenta anche per evadere? So che i napoletani amano molto il Cilento.
Carlo Buccirosso
Mi dispiace, vorrei venirci anche nei momenti liberi ma è raro che succeda e dovrei venirci. Mi dispiace proprio molto.
Maria Rosaria VERRONE
Immagino, la vita di un artista è sempre molto piena e sono rari i momenti da poter dedicare ad altro. Io la saluto, la ringrazio per la disponibilità anche perché, prima di salire sul palcoscenico, ha interrotto le prove per concedermi l’intervista. Il pubblico, numeroso come sempre succede nelle grandi occasioni, già sta fremendo per entrare nel teatro. Potrà leggere il risultato di questo incontro, fra qualche giorno, sul Giornale online Cilento Notizie e sulla Pagina Facebook Teatro La Provvidenza Recensioni, il tutto gestito dalla giornalista Marisa Russo.

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