Presso le Botteghe della Comunità anche prelievi ematici, test diagnostici e screening
La Direzione Generale dell’Asl Salerno ha dato il via libera alla possibilità di effettuare i prelievi ematici, i test diagnostici e gli screening nelle Botteghe della Comunità incrementando, così, i servizi offerti dai presidi aperti nei 29 comuni delle Aree Interne del Cilento la cui Strategia e relativa associazione è presieduta dal vicesindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio.
“Grazie all’impegno e alla lungimiranza del Direttore Generale, l’Ing. Gennaro Sosto, è stata pienamente soddisfatta la richiesta dei sindaci delle Aree Interne di aggiungere, ai servizi erogati dalle Botteghe, i prelievi ematici, gli screening e i test diagnostici. Le Botteghe della Comunità erogano prestazioni sanitarie utilissime per gli abitanti delle Aree Interne” ha annunciato Auricchio.
Continua, dunque, il percorso di potenziamento delle Botteghe della Comunità in un’ottica di incremento continuo dei servizi offerti.
Alla possibilità di effettuare elettrocardiogramma e spirometria, di sostenere quanti assistono persone non autosufficienti, di rinnovare i piani terapeutici, di misurare parametri come la pressione, la glicemia e il respiro, di ricevere la valutazione dei rischi di salute, di prenotare le visite specialistiche da effettuare presso ambulatori, ospedali, farmacie e laboratori, di ricevere medicazioni e di essere messi in contatto con i medici per essere aiutati nella somministrazioni di farmaci anche da iniettare intramuscolo o con iniezioni sottocutanee ed endovenose, si aggiunge, ora, quella di effettuare i prelievi del sangue, gli screening e i test diagnostici.
C’è da aggiungere che, tra i servizi erogati dalle Botteghe, già si contavano, inoltre, le visite sia in presenza che in modalità telemedicina effettuate da diabetologi, cardiologi, pneumologi, neurologi e geriarti.
“Le “Botteghe della Comunità” (istituite attualmente solo nelle Aree Interne del Cilento n.d.r.) che ricadono nella competenza dei Distretti n. 69 e n.70 sono un modello organizzativo
sperimentale diffuso, costituito da una serie di strutture di prossimità
sociosanitarie per portare i servizi
sanitari e sociosanitari il più vicino possibile ai cittadini e, al contempo, contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni beneficiari e rappresentano il luogo fisico pubblico di prossimità, al quale il cittadino può accedere gratuitamente per entrare in contatto con il sistema di assistenza socio-sanitaria e per ricevere assistenza infermieristica;
in particolare, il modello organizzativo è costituito da 26 spoke e un
hub multispecialistico situato a Valle dell’Angelo e che al modello
partecipano anche gli Ospedali per acuti di Vallo della Lucania e l’Ospedale per acuti e l’Ospedale di Comunità di Roccadaspide con l’obiettivo di assicurare la continuità assistenziale, la prossimità dei servizi e la personalizzazione degli interventi, si propone di approvare le istruzioni per le prestazioni di medicina di laboratorio in test diagnostici e screening”, si legge, tra le altre cose, nella Delibera dell’ASL Salerno N.ro 1846 del 17 dicembre 2025 dell’Asl con cui è stato dato parere favorevole all’incremento dei servizi delle Botteghe.
“Da parte del Direttore Generale dell’Asl Salerno, l’Ing. Sosto, abbiamo avuto dimostrazione di piena e grande comprensione verso le esigenze delle Aree Interne che vivono disagi ulteriori rispetto alle altre realtà, l’ennesima dimostrazione l’abbiamo avuta anche attraverso l’attivazione del servizio di emodialisi a domicilio di cui già stanno beneficiando due pazienti residenti in due diversi comuni dell’Area Interna del Cilento. Cittadini che, senza questa possibilità, si sarebbero ritrovati costreetti a percorrere, quotidianamente, chilometri e chilometri per raggiungere gli ospedali più vicini e ritornare presso il proprio domicilio, nonostante la debilitazione portata dalla dialisi e con tutti i rischi che questo avrebbe comportato” ha concluso entusiasta Auricchio.







