Saldi invernali 2026: date, durata e regole da conoscere per acquistare senza sorprese
Dall’avvio fissato a inizio gennaio alle differenze regionali su durata e promozioni, una guida completa ai saldi invernali 2026 tra norme, eccezioni e particolarità territoriali.
I saldi invernali 2026 segnano, come ogni anno, l’avvio del nuovo calendario commerciale e rappresentano uno dei momenti più attesi sia dai consumatori sia dai commercianti. È il periodo degli sconti e delle occasioni, ma anche una fase regolata da norme precise, che variano leggermente da regione a regione. Conoscere date, durata e regole è fondamentale per acquistare in modo consapevole ed evitare sorprese alla cassa. Di seguito una guida chiara e aggiornata per orientarsi tra le principali disposizioni sui saldi invernali 2026.
Quando iniziano i saldi invernali 2026 in Italia
Nella quasi totalità delle regioni italiane, i saldi invernali 2026 iniziano sabato 3 gennaio. La data segue un criterio condiviso a livello nazionale, che individua l’avvio delle vendite di fine stagione nel primo giorno feriale precedente l’Epifania, con eventuale anticipo al sabato.
Durata dei saldi e differenze regionali
La durata dei saldi invernali 2026 non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Nella maggior parte delle regioni, il periodo degli sconti si estende per circa 60 giorni, coprendo l’intero mese di gennaio e gran parte di febbraio.
Alcune regioni adottano però tempistiche diverse. Lazio e Piemonte prevedono una durata espressa in settimane, mentre la Liguria limita i saldi a 45 giorni. In Veneto il periodo si conclude il 28 febbraio, mentre Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Valle d’Aosta estendono gli sconti fino al mese di marzo. Queste differenze incidono anche sulle strategie commerciali, con ribassi spesso più contenuti nelle prime settimane e più marcati nella fase finale.
Promozioni prima dei saldi e regole sul prezzo
Uno degli aspetti più delicati riguarda le vendite promozionali precedenti ai saldi. In molte regioni è previsto un divieto che può partire 30 o 40 giorni prima dell’inizio ufficiale, con l’obiettivo di evitare sconti anticipati e garantire maggiore trasparenza ai consumatori.
Esistono tuttavia importanti eccezioni. In Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria le promozioni sono consentite durante tutto l’anno, mentre in Calabria, Puglia e Valle d’Aosta sono ammesse fino a 15 giorni prima dell’avvio dei saldi. Questo elemento è rilevante anche per il calcolo degli sconti, poiché durante i saldi il prezzo ribassato deve essere applicato sul prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti, come stabilito dalla normativa nazionale.
Il caso particolare dell’Alto Adige
L’Alto Adige rappresenta il calendario più complesso. Qui i saldi non seguono un’unica data regionale, ma variano in base ai distretti commerciali e turistici per adattarsi ai flussi stagionali. Alcune zone iniziano a gennaio e terminano a inizio febbraio, mentre altre partono a marzo e si concludono ad aprile. Una scelta pensata per tutelare l’economia locale, in particolare nelle aree a forte vocazione turistica e sciistica.







