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Napolitano ai ragazzi di Giffoni: "Più investimenti nella scuola"

📅 mercoledì 15 settembre 2010 · 📰 AttualitàSalerno

presidente napolitano a giffoni
Credits Foto lacittadisalerno.gelocal.it

Accoglienza calorosa per il presidente della Repubblica a Giffoni Valle Piana. Una piccola folla ha intonato l'Inno d'Italia. Ad attenderlo nel quartier generale del Festival internazionale del cinema per ragazzi, c'erano il direttore della rassegna, Claudio Gubitosi, e il governatore della Campania, Stefano Caldoro.


IN POLITICA CI VUOLE MORALITÁ
"Bisogna costruire qualcosa di simile al clima di grande slancio che c'era nel 1945, dopo la guerra. Si era molto motivati. Occorre un rilancio morale e ideale della politica, che è ricerca delle soluzioni possibili ma richiede preparazione e moralità", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo alle domande dei ragazzi al Giffoni Film Festival.

PIÙ INVESTIMENTI ALLA SCUOLA
"Alla scuola bisogna assicurare più investimenti. Nella scuola bisogna incoraggiare il merito se non si fa questo, se non si investe nella cultura spesso è per miopia, perchè si guarda alle urgenze e non al futuro", ha aggiunto il Capo dello Stato. "Bisogna investire di più nella cultura. L'ho detto più volte, non posso prescrivere al governo come e quanto deve investire", ha aggiunto.

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"In Italia dobbiamo fare uno sforzo analogo a quello che ha fatto la Germania che ha annunciato notevoli tagli che riguardano anche la spesa sociale, ma allo stesso tempo ha aumentato la spesa pubblica per ricerca e innovazione. E' necessario tagliare, ma non si deve fare in modo indifferenziato in tutti i settori", ha detto il presidente della Repubblica. Inoltre dobbiamo intensificare gli sforzi per far rientrare in Italia i nostri cervelli che sono all'estero. "Non è impossibile, abbiamo già esperienze positive, esempi incoraggianti, ma serve una svolta decisiva. L'Italia - ha concluso - ne ha bisogno perchè nei prossimi anni o si affermerà nel campo della ricerca scientifica o avrà problemi seri. Il mondo globalizzato non concede più all'Europa, e al suo interno all'Italia, di mantenere alti livelli di spesa scaricandoli sul resto del mondo".


"SONO IL PRESIDENTE DI TUTTI"
"E' mio dovere essere il presidente di tutti", ha detto Giorgio Napolitano, rispondendo ai ragazzi che gli hanno chiesto come si conciliano le convinzioni personali e di partito con il ruolo di garante imparziale. "Non c'è nessun trucco" ha aggiunto Napolitano spiegando che dopo cinquant'anni di "politica schierata" gli è capitato, inaspettatamente, di fare quest'altra cosa, come già nel 1992, il presidente della Camera dei deputati.

Rispetto alle convinzioni ideali, Napolitano ha detto che "gli ideali rimangono, ma possono essere rivisti. Le esperienze contano, conta vedere come si sono realizzati con la politica. Sposare il programma di un partito politico - ha aggiunto - è un'altra cosa". La politica, ha detto, "è anche gara, competizione, non dovrebbe mai essere contrapposizione totale. Tutti i presidenti della Repubblica hanno avuto un passato politico in cui erano schierati. Ma c'è un tempo in cui gareggiare e un altro tem

Fonte: lacittadisalerno.gelocal.it

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