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'Memorie e folklore del Bussento': tempo di bilanci

📅 10/12/2007 · 📰 AvvisiSalerno

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Chiude i battenti “Memorie e Folklore del Bussento”, il ciclo di appuntamenti promossi dalla Comunità Montana del Bussento per valorizzare i paesi del bussentino e del Golfo di Policastro. Ieri a Sapri, nella suggestiva cornice dell’Hotel Sole sul Plebiscito – un albergo ricavato da un vecchio frantoio e ristrutturato recuperando le antiche strutture esistenti – il confronto sul tema: “Umori, rumori e sapori della gemma del Golfo” ha offerto l’opportunità per tracciare un bilancio dell’iniziativa e pianificare le linee strategiche per gli impegni futuri.
«Questo territorio – ha detto Vito D’Agostino, sindaco della splendida cittadina “capitale” del Golfo – sta già perseguendo strategie volte a promuovere una integrazione tra i vari piccoli paesi del comprensorio, in grado oggi di offrire uno straordinario microclima ed un’offerta turistica che comprende mare monti. Vogliamo attivare, e lo stiamo già facendo, i presidi essenziali per garantire un soggiorno tranquillo e per unire all’accoglienza la valorizzazione dei prodotti tipici e della Dieta mediterranea». Obiettivi ampiamente condivisi dal presidente della Comunità Montana del Bussento, Romeo Esposito: «Bisogna superare i campanilismi e raccordare gli sforzi dei vari comuni del comprensorio. L’appuntamento conclusivo qui a Sapri non è un caso: chiudiamo nella gemma del Golfo perché è questa cittadina che può catalizzare gli sforzi ed aiutarci nella promozione e nella valorizzazione anche del Bussentino».
Daniele Congiusti, Assessore al turismo del Comune di Sapri, ha mosso qualche elemento di criticità alle strategie passate rimarcando «lo sforzo di promuovere questo territorio con una proposta balneare: non era assolutamente il caso. Noi siamo diversi, ed il nostro valore sta proprio nella diversità. Dobbiamo imparare a confrontarci ed a costruire un pacchetto turistico che vada ben oltre la vendita del mare e della balneazione». Lo studioso di cultura locale Antonio Roberto Daresta ha aggiunto che «anche la cultura può e deve rappresentare un’opportunità in chiave turistica. La peculiarità di questi territori è fatta da tante, tantissime piccole storie che bisogna riscoprire e promuovere, e non dimenticare o accantonare, come si fa troppo spesso, anche per mancanza di risorse economiche».
Raffaella Di Leo, presidente regionale di Italia Nostra ha rimarcato l’importanza del concetto di “conservazione” «che non vuol dire – ha detto – imbalsamare e cristallizzare. Vuol dire riscoprire e proteggere la storia, rispettare i luoghi e le tradizioni, preservare l’artigianato e la qualità del mangiare, che è poi qualità della vita. Ma farlo seriamente e concretamente: non con quei progetti di edilizia rurale che, ad esempio, spesso celano imbrogli macroscopici e devastazioni». Interessante anche il progetto di recupero delle piccole stazioni ferroviarie in disuso: «Possono rappresentare – ha detto la Di Leo – un punto di partenza, un riferimento da cui far partire navette e guide turistiche».
«Conciliare il turismo con la promozione dei prodotti tipici e più in generale con l’enogastronomia di qualità – ha aggiunto Gaetano Pascale, presidente regionale di Slow Food – non vuol dire affatto puntare ad un target elitario, ma di qualità ed esigente. Guardare al cibo è recuperare la memoria, la tradizione dei luoghi, è rispettare la natura». Pascale ha rimarcato l’importanza di uno sviluppo attento alla formazione dei giovani, e alla diversificazione delle produzioni enogastronomiche «giacché non tutta la produzione tipica e locale è di qualità».
Vito Caponigro, direttore dell’EPT di Salerno (che ha patrocinato “Memorie e folklore del Bussento”) ha evidenziato la grande valenza strategica che assumeranno i nuovi fondi strutturali europei 2007-2013: «Ci sono state – ha detto – difficoltà di spesa legate anche al fatto che molti progetti, hanno incontrato difficoltà attuative nel momento in cui sono stati calati nelle realtà interessate. Ma questo non può e non deve condizionarci o scoraggiarci. Stiamo guardando alle linee ferroviarie che tagliano il nostro paese, e dirette in Calabria e Sicilia, per elaborare un’offerta turistica che comprenda anche la promozione di questi tragitti ferroviari, magari a prezzi contenuti. Ma bisogna stroncare quel “sistema soggiorno” legato a doppie case a volte abusive o non a norma, che promuove un turismo di bassa qualità, speculativo e caotico. Bisogna essere fermi e rigorosi».
La tappa di Sapri ha chiuso il ciclo di appuntamenti di “Memorie e folklore del Bussento”: dai dati e dalle indicazioni raccolte, sempre in attuazione della Misura 4.14 del POR Campania, partirà ora una vera e propria strategia di marketing territoriale (che prevede tra l’altro anche la realizzazione di un audiovisivo affidata a registi di fama nazionale) per la promozione di queste località.


Fonte: cilento.it

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