Teatro La Provvidenza di Vallo Della Lucania: prossimamente NINO D'ANGELO
E’ proprio Nino D’Angelo con lo spettacolo l’Ultimo Scugnizzo ad aver conquistato tantissima gente al Teatro delle Arti di Salerno.
Lo spettacolo si è svolto venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 dicembre ed ha ottenuto un grande successo.
Nel 1976 esce il suo primo disco “A storia mia”. Da qui nasce la sceneggiata dallo stesso titolo e a seguire L’Onorevole, “E figli d’a carità, L’Ultimo Natale ‘papà mio, A parturente.
Nel 1981 scrive Nu jeans e una maglietta e ne fa un film. Il 1986 segna la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone “Vai”. E ancora cinema per Nino con “La Discoteca”, Uno Scugnizzo a New York, L’Ammiratrice, Fotoromanzo, Quel ragazzo della curva B, La ragazza del Metrò, Giuro che ti amo, ecc.
Nel 1991, l’artista affronta un periodo di depressione dovuto alla morte dei suoi genitori e abbandona quella chioma bionda tanto amata dai suoi fans per seguire un nuovo percorso musicale, non più basato su storie d’amore, ma su stralci di vita quotidiana.
Nel 1998, conduce insieme a Piero Chiambretti, il Dopo Festival a Sanremo e l’anno seguente ci ritorna come cantante, con la canzone “Senza Giacca e Cravatta”. E’ nel 2000 che Nino debutta per la prima volta come regista con “Aitanic”, parodia del famoso Kolossal. E’ ormai un’artista a 360°. Poi arriva l’incontro con il teatro, non più fatto di sceneggiate, ma di opere. Dal 2003 al 2004 riveste un ruolo da protagonista nella commedia teatrale “Guappo di Cartone”. E’ ormai sull’onda del successo e Canale 5 gli propone di condurre “Io non ti ho mai chiesto niente”, trasmissione televisiva inspirata alla sua carriera artistica. Adesso con l’Ultimo Scugnizzo di Raffaele Viviani sta popolando tutti i teatri d’Italia.
Nino D’Angelo si racconta come cantante, come attore cinematografico e teatrale.
Nino D’Angelo, cantante, attore televisivo, di cinema, di teatro e anche regista. Insomma un vero artista a 360°. Tra questi mestieri che cosa ti piace fare di più e perché?
Sono mestieri che faccio volentieri. Il mio primo mestiere è il cantautore che rappresenta la radice di tutto ciò. Ho fatto la sceneggiata negli 70/80 ed ho avuto anche esperienza in teatro, ma non mi sono mai definito un grande attore. Considero Raffaele Viviani un autore interessante ed è molto vicino alle mie corde. Guappo di Cartone, l’Ultimo Scugnizzo mi hanno tracciato una nuova strada che è quella del teatro.
Ma quando hai inciso il tuo primo 45 giri, raccontaci?
Nel 1976, grazie ad una colletta familiare, riuscii a mettere insieme la somma necessaria per poter incidere il mio primo 45 giri, dal titolo “ A storia mia”. Il disco ottenne un grande successo e superò ogni aspettativa. Da qui, nacque la fortunata idea di farne una sceneggiata dallo stesso titolo.
Per Nino quando si aprono le porte del cinema?
E’ con il film Celebrità, nel 1981, che incominciai a muovermi nel mondo del cinema. Ero il protagonista della sceneggiata: Pasqualino, figlio di povera ed onesta famiglia napoletana, con genitori oberati da numerosa prole ammalati e stremati dal lavoro, innamorato di Lucia, ragazzina della sua età, ingenuo e candido, pronto per cadere nella rete di scaltri lestofanti e nel giro dei compagni cattivi. Infatti il piccolo meccanico si disaffeziona del suo modesto mestiere, e, spinto dai genitori più che dalla sua ambizione, tenta la carriera di cantante: La voce ce l'ha ma i furbi lo sfruttano. Va a finire anche in carcere per scippo: doveva pure saldare i debiti! ... Se la caverà con poco ma la madre ne fa una malattia. Con l'appoggio d'un boss sfonda nel mondo dello spettacolo. La morte della madre, durante la sua esibizione televisiva del canto "Celebrità", gli riapre gli occhi su tante cose: ad esempio sulla società che lo circonda ivi compresa una certa Elena, ricca signorina vanesia di cui s'era invaghito e che costituiva il rovescio della medaglia della semplice Lucia.
Il Cast era formato da Regina Bianchi, Nino D'angelo, Sonia Viviani, Lino Banfi, Lino Crispo, I Fatebenefratelli, Luciano Iannattoni, Bianca Sollazzo. La regia era di Nini Grassia, la Sceneggiatura di Angelo Fusco e di Nini Grassia.
Uno degli ultimi film che ho fatto è stato quello con Pupi Avati, un grande regista e a me è piaciuto tantissimo. Ho imparato molto da lui.
“Nei primi anni del 1900, Nello Balocchi (Neri Marcorè), figlio del sarto di Papa Pio X, è un trentacinquenne timido e impacciato che i genitori mandano a insegnare in un liceo di Bologna nella speranza che riesca a superare la timidezza e a diventare un uomo di mondo. Nella pensione gestita da Arabella, Nello divide la stanza con Domenico (con me), un barbiere napoletano, che lo inizierà ai segreti dell'altro sesso. Ma Nello, che si rivela subito un ottimo insegnante, non ha fortuna con le donne finché non andrà a un tè danzante in un istituto per donne non vedenti. Sarà l'incontro con Angela Gardini, una bella e spregiudicata ragazza che ha perso la vista in un incidente, ad aiutarlo a vincere ogni impaccio”. E’ questa la trama del film. Il cast era formato da Cast Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Giancarlo Giannini, Anna Longhi, Alfiero Toppetti, Nino D'angelo, Giulio Bosetti, Edoardo Romano, Sandra Milo, Chiara Sani, la regia e la sceneggiatura di Pupi Avati.
Adesso sono in attesa di una buona occasione.
Che cosa ricordi della tua prima partecipazione al Festival di Sanremo?
Ricordo che era la mia prima platea importante. E’ nel 1986 che ebbi la possibilità grazie a Ravera di partecipare al Festival di Sanremo e così proposi “Vai” che ebbe un grande successo. Fu per me un’esperienza davvero emozionante. Nelle mie canzoni mi sono sempre ispirato alla gente comune.
Tutte le mie canzoni rappresentano i colori delle persone che vivono ai margini della società. Mi piace essere la loro voce.
Nel 2005 canale 5 ti propone di condurre un programma in prima serata inspirato alla tua carriera dal titolo “Io non ti ho mai chiesto niente”. Ci risulta che tu abbia duettato con Massimo Ranieri e non solo! Raccontaci.
Ricordo che Canale 5 mi propose di condurre questo programma per omaggiare i miei trenta anni di carriera. La trasmissione ottenne un successo strepitoso. A me non piace fare la televisione, la considero molto diseducativa. Il mio pubblico mi ama e mi segue ovunque, anche in teatro.
Al Teatro delle Arti c’è stata una notevole affluenza di persone. Tutti, erano affascinati dall’Ultimo Scugnizzo” ed io ne sono fiero. Ripeto, quando la gente ti apprezza, ti ama, ti segue anche in teatro.
E’ la prima volta che ti esibisci al Teatro delle Arti?
Si, è la prima volta. Sono stato in tour al Teatro Augusteo di Salerno. Prossimamente saremo in tour al Teatro La Provvidenza di Vallo Della Lucania, un mese al TRIANONVIVIANI di Napoli, di cui sono il Direttore Artistico.
Nino D’Angelo che programmi ha per il futuro?
Continuerò con il teatro e mi dedicherò anche al mio mestiere di cantante.







