Pedaggio Av-Sa, la Provincia di Salerno dice no
Nel corso della seduta di mercoledì il Consiglio Provinciale di Salerno ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere del Popolo della Libertà Massimo De Fazio contro l’introduzione del pedaggio sull’autostrada Salerno-Avellino.
“Un eufemismo definirla autostrada, in realtà si tratta di una superstrada che presenta serie criticità in fatto di sicurezza e funzionalità essendo sprovvista, in molti tratti, di una vera e propria corsia di emergenza.” In particolare, il Consigliere, ritiene “che l’installazione di un nuovo casello per la riscossione del pedaggio autostradale, da realizzarsi in prossimità dello svincolo di Fratte, causerebbe seri problemi alla circolazione sulla rete autostradale nazionale, creando, di fatto, una sorta di imbuto a ridosso della città di Salerno, con gravi ripercussioni sul traffico cittadino e dei comuni limitrofi della valle dell’Irno.”
Inoltre, continua De Fazio, “l’introduzione del pedaggio, in un periodo di grave recessione, finirebbe col penalizzare le fasce più deboli della popolazione, i lavoratori pendolari che quotidianamente si spostano tra le aree della provincia di Salerno e Avellino e gli studenti universitari dell’Ateneo di Fisciano.”
Il Consigliere conclude, “chiedendo ai Presidenti della Giunta e del Consiglio Provinciale, di promuovere in ogni sede politica, amministrativa e giudiziaria tutte le azioni possibili volte a contrastare la decisione dell’Anas di introdurre il pagamento del pedaggio sulla Salerno-Avellino onde evitare un aggravio di costi che avrebbe pesanti ripercussioni sulla mobilità, sui trasporti e, più in generale, sull’intera economia della nostra comunità territoriale. E dunque l’ente Provincia di Salerno si è espresso in maniera compatta avverso l’introduzione del pedaggio lungo il raccordo autotradale.
Un “no” che aggiunge maggiorpeso alle iniziative di protesta avviate su tutto il territorio da associazioni, organizzazioni datoriali e sindacati. Una nota è però da rilevare. Se infatti l’area salernitana da intendersi nelle sue varie articolazioni istituzionali ed associative sta facendo sentire la sua voce lo stesso non può dirsi per le istituzioni e le associazioni del versante avellinese del raccordo che al riguardo appaiono piuttosto “sonnolente”.
Si avverte ad esempio l’assenza della voce della Provincia di Avellino e gli stessi sindacati ed organizzazioni datoriali poco o nulla hanno fatto per far sentire il proprio dissenso rispetto a questa vicenda. I comuni sono stati lasciati da soli a condurre l’azione giuridica volta ad impugnare il bando dell’Anas che prevede la selezione della ditta che dovrà fonire la tecnologia per l’esazione del pedaggio. Un bando che più che ad un atto amministrativo ha il sapore di un colpo di mano se si considera che è scaduto il giorno stesso in cui il decreto legge che ha introdotto i pedaggi è stato convertito in legge. Ed a quanto pare senza tenere in minima considerazione il fatto che l’individuazione delle tratte da pedaggiare sarebbe dovuta avverire tramite decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
G.A.







