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Campania - Maltempo nel Cilento, KO acquedotto Sele: 6Mln di danni. FOTO / VIDEO

📅 mercoledì 10 novembre 2010 · 📰 CronacaCilento

allagamenti sele campania

Continua imperterrita l'ondata di maltempo che sta investendo l'Italia. Dopo i grossi disagi provocati al nord, soprattutto in Veneto, la perturbazione si è spostata verso il sud, portando frane e allagamenti sioprattutto in Campania. La zona colpita maggiormente è quell di Salerno, dove alcuni fiumi sono usciti dagli argini, inondando le località vicine. I soccorsi sono in azione sul posto dove sono già stati effettuati cinque salvataggi.

ACQUEDOTTO SELE, DANNI PER 5-6 MLN I danni provocati dal maltempo riguardano quasi 3 km di condotta dell'acquedotto del Sele. Per ripararli, secondo una primissima stima emersa durante il vertice di oggi nella prefettura di Salerno, serviranno tra i 5 ed i 6 milioni di euro. Per i lavori ci vorrà almeno un mese. Il guasto ha privato dell'acqua potabile un'area abitata da circa 500mila persone, che comprende alcuni quartieri di Salerno (Pastena e Torrione) e 14 comuni della provincia.

SALERNO, VERTICE IN PREFETTURA È in corso un vertice negli uffici della prefettura di Salerno per fare il punto sulla grave emergenza idrica causata dall'eccezionale ondata di maltempo che sì abbattuta sulla provincia. Secondo quanto si apprende, si stanno valutando le azioni per garantire la fornitura idrica alla vasta area servita dalla rete del Sele che è stata danneggiata. La Provincia di Salerno è rappresentata dal presidente Edmondo Cirielli e dall'assessore alla Protezione civile, Fasolino. A Salerno, al momento, sono rimasti a secco solo alcuni quartieri della città nella zona orientale. L'acqua distribuita in città viene fornita infatti da tre reti diverse.

BERTOLASO CRITICA I MEDIA Critiche ai quotidiani italiani, dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, per come hanno affrontato nei primi giorni le notizie che giungevano dal Veneto, colpito dall'emergenza maltempo. Dopo aver ricordato, nel suo intervento alla Camera, di essersi recato nelle zone colpite il 2 novembre, Bertolaso ha detto che «il 3 novembre, su quasi tutti i giornali più importanti, in prima pagina la vicenda del Veneto era stata trascurata».

SALERNO, MILLE SFOLLATI A causa dell'ondata di maltempo che ha investito la Campania, oltre mille persone sono state evacuate in provincia di Salerno, 3 sono cadute in acqua e sono state soccorse dai Vigili del Fuoco. Lo ha riferito il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, nel suo intervento alla Camera. La situazione, ha detto ancora Bertolaso, «comporterà che per almeno 30 giorni per 24 ore al giorno, a causa del danneggiamento dell'acquedotto del Sele, occorrerà garantire la fornitura di acqua potabile per circa 500 mila persone».

BERTOLASO: "SETTE VITTIME IN TUTTA ITALIA" È di sette vittime il bilancio tracciato dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, nel suo intervento alla Camera sull'emergenza maltempo in Italia. «Nel corso della settimana passata - ha detto Bertolaso abbiamo purtroppo dovuto registrare sette vittime: due nel vicentino, tre nel Comune di Massa, una a Tropea, in provincia di Vibo Valentia, e un disperso a Rovigo». Inoltre, ha riferito Bertolaso, l'emergenza maltempo ha causato «l'allontanamento dalle proprie abitazioni di migliaia di persone, gravi danni alle infrastrutture, allagamenti, smottamenti, esondazioni, frane, e notevoli disagi alla viabilità».

NUOVA ONDATA DI MALTEMPO LA PROSSIMA SETTIMANA In arrivo una nuova ondata di maltempo. Mentre la perturbazione di questi giorni sta per concludersi, un'altra si dovrebbe abbattere sull'Italia la prossima settimana. Lo sostiene Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all'Università di Firenze, secondo il quale «a partire da lunedì-martedì una vasta perturbazione si sposterà dal Nord Europa fino a tutta la Sicilia. Si dovrebbe trattare comunque di piogge meno intense, perchè con l'abbassamento delle temperature diminuisce il rischio di eventi estremi». Maracchi si è anche soffermato sulle piogge di questi giorni, particolarmente intense in Veneto, dove in pochi giorni sono caduti 300 mm, come un terzo di un intero anno, e in Toscana (150 mm solo ieri, contro una piovosità media di 750 mm). «Le precipitazioni - aggiunge il climatologo - sono state intense e prolungate e se il numero di giorni di pioggia è stato nella media, la quantità di pioggia è stata molto al di sopra i valori normali e anche l'intensità è stata rilevante». A determinare queste precipitazioni, ha precisato il climatologo, «è stato lo scontro tra la massa d'aria calda proveniente da sud e quella d'aria fredda di provenienza atlantica, a cui si somma il fenomeno dell'evaporazione dell'acqua in atmosfera, che ha provocato un aumento del vapor d'acqua». Eventi di questo genere confermano - secondo Maracchi - i cambiamenti climatici in atto. Leggermente diverse le previsioni del meteorologo Mario Giuliacci. «Le piogge che da domenica insistono su gran parte dell'Italia - afferma - si esauriranno nella giornata di domani, ma poi, dopo una breve tregua, l'arrivo di un'altra intensa perturbazione atlantica riporterà una nuova lunga fase piovosa da domenica». In particolare domenica sono previste piogge su Alpi, Piemonte, Liguria, ovest della Lombardia, Friuli e alta Toscana. Il tempo migliorerà ovunque giovedì 18. In compenso, sottolinea Giuliacci, le temperature si manterranno sui valori medi previsti per questo periodo dell'anno perchè ancora non sono previste, almeno per altri 7-8 giorni, irruzioni di aria fredda di stampo invernale.

SFOLLATI: "LASCIATI SOLI" C'è rabbia tra gli sfollati di Capaccio (Salerno). E si sente tutta tra le campagne completamente allagate. C'è rabbia, dicono, per due ragioni: perchè in tanti, già ieri, avevano segnalato una situazione di emergenza e perchè anni fa, nel 1993, successe la stessa identica cosa. Anche allora, era il 26 dicembre, l'esondazione del fiume Sele. «Ieri mattina -urla Rachele Troppa -ho chiamato ai vigili urbani del Comune di Capaccio, ho detto che dovevano venire, che il Sele si stava allagando, mi hanno risposto che l'emergenza non era a Capaccio ma che era a Livorno. Io già nel '93 ho perso tutto per l'esondazione del Sele, mi rimasero solo gli occhi e i miei figli. Ora è successa la stessa cosa. gli sfollati non hanno alcuna intenzione di lasciare le loro case e stasera, dicono, dormiranno in macchina. »Qui non è venuto nessuno ad aiutarci, siamo stati abbandonati - dice Teresa Tomeo - si giri intorno vede qualcuno della protezione civile? Qualcuno del Comune? No siamo rimasti soli«.

IN CAMPANIA 474 COMUNI A RISCHIO «Basta con la Campania della paura e della perenne emergenza. Con le piogge autunnali si ritorna ad aver paura e scatta l'emergenza con le immancabili conseguenze drammatiche. Delocalizzazione laddove è possibile e un grande piano di manutenzione ordinaria del territorio sono le ricette per una Campania sicura. Le tragedie del passato non sono servite a nulla è ancora una volta si prova a curare il malato invece di prevenire la malattia». In una nota Michele Buonomo e Giancarlo Chiavazzo, rispettivamente presidente e responsabile scientifico di Legambiente Campania commentano l'emergenza maltempo che sta colpendo la Campania ed il salernitano in modo particolare. Sono ben 474, secondo Legambiente, i comuni campani a rischio frane o alluvioni, ossia l'86% del totale. Tra i 5 capoluoghi campani, il primato di provincia più fragile va a Salerno, con il 99% delle municipalità classificate a rischio. L'80% dei comuni- ricorda Legambiente- ha abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi o in aree a rischio frana, il 25% delle amministrazioni presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio, mentre il 54% ha edificato in tali aree strutture e fabbricati industriali, con evidente pregiudizio non solo per l'incolumità dei dipendenti ma anche per eventuali sversamenti di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni.

SUPER LAVORO PER I POMPIERI Pesanti disagi per il maltempo in provincia di Napoli. Un'intera zona di Castellammare di Stabia, via Ripuaria, è isolata a causa dell'allagamento della strada che rende irraggiungibili alcune abitazioni della zona. Sul posto i vigili del fuoco. Diverse persone sono costrette ad attendere l'arretramento dell'esondazione del fiume Sarno per poter uscire di casa. A Napoli i vigili del fuoco sono stati impegnati in oltre 50 interventi nella sola città di Napoli. Problemi sono stati determinati in diverse zone dall'occlusione delle fogne. Richieste di intervento per crolli di cornicioni, cadute di alberi. Allagamenti si sono verificati in vari quartieri, da Poggioreale, a Ponticelli, a Soccavo, Fuorigrotta. Disagi anche in provincia. Oltre che a Castellammare i pompieri sono intervenuti in un'altra zona, il Nolano. Allagato anche il sottopasso di via Settetermini a Boscoreale, nella zona vesuviana.

GEOLOGO: «MOMENTO GRAVISSIMO In Campania «il momento è gravissimo. L'intero territorio è flaggellato. Solo nella Piana del Sele sono allagati migliaia di ettari e allagamenti sono registrati nell'Agronocerino sarnese, nel Vallo di Diano e nell'area R4 rossa del Sarno. Il sindaco di Siano ha infatti deciso di chiudere le scuole». È uno scenario da 'allarme rossò quello tracciato all'Adnkronos dal presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania, Francesco Peduto, che sta seguendo momento per momento le conseguenze delle esondazioni dei fiumi nel salernitano. «Il nostro allarme è molto alto. È una situazione molto grave» afferma senza mezzi termini Peduto riferendo che «sulla litoranea Salerno-Capaccio, nel tratto di Pontecagnano, la strada è stata chiusa perchè flagellata da violente e rischiose mareggiate». «Il problema è difficile -spiega il geologo campano- anche a causa della peculiarità del territorio intensamente abitato, intensamente costruito e senza alcuna opera di manutenzione». Peduto quindi lancia un duro j'accuse: «ci vuole un cambio culturale. La politica la smetta di procedere con eventi tampone che costano più della prevenzione e della manutenzione di questi territori a rischio». Peduto quindi ricorda il «vuoto di competenze» che grava sulla Campania in tema di rischio idrogeologico. «Ci sono due decreti legislativi (112 e 96/99) rispettivamente del 1998 e del 1999 che trasferivano le competenze per queste gestioni dallo Stato alle Regioni. La Campania però non ha mai legiferato in proposito e si è completamente è persa la filiera delle responsabilità». E ancora. Peduto parla anche di un «caso eclatante». «Lo Stato -dice- ha trasferito alla provincia di Caserta, ad esempio, le competenze dell'asta principale del fiume Volturno mentre le aste secondarie sono rimaste in capo alla Regione Campania perchè la Regione, in questi oltre dieci anni, quindi non è imputabile all'attuale governo, non ha mai fatto ordine sulle competenze relative al Volturno». E così, aggiunge, «nessuno ha mai realizato interventi ad hoc per la sicurezza del territorio». «Basta con questi scenari» dice ancora Peduto.

14 COMUNI SENZA ACQUA Lo straripamento del Sele ha provocato la rottura di una condotta dell'Acquedotto Basso Sele in località Postiglione, in provincia di Salerno. La rottura ha provocato l'interruzione dell'erogazione idrica in 14 Comuni serviti dall'Acquedotto tra i quali la zona orientale di Salerno, Pontecagnano, Battipaglia, Eboli e Agropoli.

STRARIPA TANAGRO, PESANTI DISAGI NEL SALERNITANO Il Vallo di Diano, vasto comprensorio a sud di Salerno, trasformato in una sorta di grande lago a causa della violenta ondata di maltempo e per l'esondazione del fiume Tanagro. Moltissimi i fabbricati allagati. Al lavoro per tutta la notte ed ancora questa mattina sei squadre dei Vigili del Fuoco (cinque venute da Caserta, Salerno e Napoli) ed i carabinieri della compagnia di Sala Consilina. Le campagne comprese tra i territori comunali di Sala Consilina, Teggiano e San Rufo sono completamente allagate ed impercorribili sono tutte le relative strade interpoderali. Numerosi animali vagano per le campagne dopo essere fuggiti dalle stalle tutte allagate. In particolare a Sala Consilina sei famiglie sono state salvate perché rimaste bloccate nelle proprie abitazioni invase da fango e detriti. La strada statale 19 in diversi punti è invasa dal fango. L'Anas sta provvedendo al lavaggio del fondo stradale. Interrotta la provinciale 39 compresa tra i territori comunali di Teggiano e San Pietro al Tanagro. L'opera delle squadre dei pompieri è sempre più soprattutto per quanto concerne il pompaggio dell'acqua dai locali che ne sono invasi perché non sempre si riesce a farla defluire. Ingenti i danni. Le colture agricole sono andate completamente distrutte. Continua a piovere e persistono su tutto il comprensorio forti raffiche di vento che stanno continuando ad abbattere alberi. Il fiume Sarno è straripato con cedimento degli argini in località Loreto Ortolonga. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco. Anche il fiume Solofrana ha rotto gli argini in località Persano, a monte della confluenza del fiume Calore e Sele, dove si è verificato uno straripamento che ha allagato un'ampia zona della piana tra i comuni di Eboli e Borgocariglia. In località Ponte Barizzo, ancora nel comune di Eboli, numerose persone sono state soccorse dei vigili del fuoco con l'utilizzo di mezzi anfibi. Altri comuni interessati nel salernitano: San Rufo, Sala Consilina, Polla, S. Arsenio Padula, Buonabitacolo e Laviano per l'esondazione dei fiumi Teglio e Tanagro, con persone evacuate da edifici a rischio. Inviate in supporto alle squadre locali, sezioni operative dai comandi del vigili del fuoco di Napoli e Caserta.

SALVATE TRE PERSONE AGGRAPPATE A UN ALBERO Sono state raggiunte dai soccorritori e imbragati per essere portati sulla riva le tre persone rimaste aggrappate ad un tronco di albero in località Ponte Barizzo a Capaccio (Salerno). Si stanno perfezionando in questo momento le operazioni di salvataggio. Elio Mottola, che era finito nel fiume nel tentativo di salvare alcuni animali finiti nel Sele, è ricoverato all'ospedale di Agropoli per ipotermia ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

ALLAGATI TREMILA ETTARI Più di tremila ettari di terreno sono sott'acqua nelle campagne del salernitano dove si stimano già danni per decine di milioni di euro per effetto dell'ondata di maltempo che si è trasferita al sud con straripamenti ed esondazioni che hanno allagato le campagne circostanti distruggendo serre e coltivazioni e mettendo in pericolo gli animali allevati. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti, nella provincia di Salerno dove i principali corsi d'acqua hanno rotto gli argini. Nella piana del Sele sono andate perdute intere colture di cicorie, cipolle, fragole, ravanelli, rucola, spinaci, cavoli ed insalate destinate ad essere vendute già tagliate e pulite in sacchetto, la cosiddetta quarta gamma, in un territorio che - sottolinea la Coldiretti - è leader in Europa per questo tipo di produzioni. In grande difficoltà anche l'olivicoltura con le olive sbattute a terra dal maltempo proprio nel momento cruciale della raccolta. Nel Vallo di Diano - continua la Coldiretti - sono stati distrutti i campi di erba medica ed altre foraggere destinate all'alimentazione degli animali che rischiano di rimanere senza scorte che sono state distrutte e bagnate nei fienili. Coldiretti è impegnata nell'assistenza alle imprese e sottolinea la necessità ed urgenza che la Regione Campania, superando i vincoli del Patto di stabilità, sblocchi i fondi previsti in Bilancio per la manutenzione e l'esercizio delle opere e degli impianti gestiti dai Consorzi di bonifica

ESONDA IL SARNO: 300 EVACUATI Circa 300 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nelle località Trentalone di Gromola e Ciurnito del comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno a causa dello straripamento del fiume Sele in almeno tre punti. Le persone evacuate si trovano comunque nei pressi delle loro abitazioni, in attesa di un miglioramento delle condizioni del tempo. La furia dell'acqua ha invaso colture e i piani bassi delle abitazioni. Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno, la Protezione Civile e gli operai del consorzio sinistra Sele. Nell'agro sarnese nocerino il torrente Solofrana, che affluisce nel fiume Sarno a Pagani ha rotto gli argini. Gravi i disagi e numerose le famiglie fatte sgomberare. A Sarno e Siano permane lo stato di preallarme scattato nel pomeriggio di ieri. I tecnici dei centri operativi comunali hanno provveduto per tutta la notte a monitorare i versanti dei monti che sovrastano i due comuni salernitani e assicurano che fino a questo momento i canali di scolo hanno retto all'abbondante pioggia.

DUE PERSONE SALVATE DAL FIUME Avevano messo in salvo una bufala con un canotto che però è stato investito dalla furia delle acque. È accaduto a Ponte Barizzo del comune di Capaccio (Salerno), nei pressi della statale 18 sul corso fluviale del Sele. Scattati immediatamente, i soccorsi le due persone sono state messe in salvo dai vigili del fuoco. I due sono stati ritrovati aggrappati ai canneti che costeggiano il Sele. La bufala invece è stata inghiottita dalle acque.

STRADE CHIUSE L'Anas comunica che, su richiesta dell'amministrazione comunale di Boscoreale, è stato chiuso temporaneamente al traffico un nuovo tratto della strada statale 268 'del Vesuviò all'altezza dal km 21,000 per allagamenti della viabilità locale. Per i veicoli in direzione Angri è stata disposta l'uscita obbligatoria allo svincolo di Terzigno-Poggiomarino. Pertanto, a seguito degli allagamenti della notte scorsa sulla viabilità interna nel comune di Angri, il tratto attualmente chiuso è compreso tra i km 21,000 al km 27,500. Restano interdetti al traffico, in direzione sud, gli svincoli di Boscoreale e Scafati e l'ingresso nel comune di Angri. Il traffico è regolare in direzione Napoli. Sul posto sono presenti le squadre Anas per ridurre al minimo i disagi all'utenza e indicare i percorsi alternativi. L'Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l'informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso il sito Anas www.stradeanas.it e tramite il numero unico 'Pronto Anas' 841148.

Cirielli: nel salernitano situazione gravissima, gli aiuti del Governo siano tempestivi.
Il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, che in queste ora sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione meteo nel Salernitano, lancia un vero e proprio allarme:

« E’ un vero e proprio disastro. Al momento ci sono oltre un migliaio di sfollati e il concreto rischio che quasi 500 mila persone rimangano senza acqua per oltre un mese. Le prime stime parlano di diverse decine di milioni di euro di danni al comparto agricolo, oltre cinque milioni per l’acquedotto del basso Sele, diversi milioni per ospitare gli sfollati e approvvigionare di acqua potabile le zone a secco. »

Il Presidente Cirielli conclude con un appello al Governo: « Abbiamo necessità che il Governo dia concrete risposte, in tempi ristretti, su fondi e interventi adeguati che aiutino gli Enti territoriali nella gestione di questa vera e propria calamità naturale.»


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Fonte: leggo.it

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