Salerno, speculazioni sulla crisi idrica. Il mercato dell'acqua con prezzi alle stelle, via ai controlli

SALERNO - Rischio di mercato nero e prezzi alle stelle nei 14 comuni del Salernitano colpiti dalla mancanza di acqua potabile. Dopo la rottura dell'acquedotto del Basso Sele a causa degli allagamenti dei giorni scorsi si allunga l’ombra della speculazione sull’emergenza idrica. Protestano in queste ore alcuni cittadini del Comune di Agropoli, il più popoloso del Cilento e quello nel quale maggiormente si avverte l’emergenza. Presi d’assalto supermercati ed esercizi commerciali, in una vera e propria corsa all’acqua, c’è chi non ha potuto fare a meno di notare un aumento dei prezzi «sospetto». Le più richieste sono le ormai introvabili «taniche», specie quelle dai venti litri in su, il cui costo è letteralmente schizzato alle stelle.

«Ne ho acquistate tre - spiega A.T., 42enne del posto - Le ho pagate sei euro l’una, mentre solo due giorni fa costavano poco più di tre euro.». E c’è anche chi, tra gli esercenti, si lamenta dell’aumento del prezzo di piatti e bicchieri di plastica acquistati all’ingrosso. «Li ho pagati una trentina di centesimi in più a pacco rispetto a pochi giorni fa - racconta il titolare di esercizio commerciale di Agropoli - È chiaro che dovrò rivenderli con un prezzo maggiorato.». Il Comune di Agropoli ha quindi attivato un numero telefonico speciale per la denuncia di eventuali casi di speculazione, «in via del tutto preventiva», fanno sapere dal palazzo di città, mentre il Comando di Polizia Municipale ha annunciato l’avvio di una serie di controlli a tappeto presso le attività commerciali per evitare indiscriminati aumenti dei prezzi nella vendita di acqua e di contenitori.