Carfagna pronta a lasciare il Governo, arrivano le prime reazioni

Pronta a lasciare il governo ed il Pdl: all'indomani delle dichiarazioni ufficiose, riportate dai maggiori quotidiani nazionali, con le quali la salernitana Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, si sarebbe detta pronta a lasciare per contrasti con i vertici campani del Pdl, si sprecano le reazioni ed i commenti a questa presa di posizione. Compresa quella del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che avrebbe contattato telefonicamente la Carfagna per dirle di ripensarci, perchè le sue dimissioni sarebbero strumentalizzate dai finiani in un momento, come quello attuale, sicuramente difficile per il governo nazionale.

Una situazione comunque non facile, anche perchè i dissapori della Carfagna con alcuni membri del Pdl campano (in primis il coordinatore Cosentino e lo stesso Cirielli) vengono da lontano. E sono così profondi da aver provocato le reazioni dei giorni scorsi, con scontri verbali anche a Montecitorio. L'ultimo, in ordine di tempo, è quello relativo alla costruzione dei termovalorizzatori in Campania. Impianti, soprattutto quello di Salerno, che il ministro avrebbe voluto non fossero gestiti dalle province. Da qui l'ulteriore acuirsi del contrasto con Cirielli, accresciuto anche dalle tensioni relative alla scelta del candidato per la corsa al Comune di Salerno del prossimo anno.

Proprio queste tensioni avrebbero convinto il presidente della Provincia di Salerno a scrivere una lettera da indirizzare a tutti i deputati del Pdl, nella quale la Carfagna viene accusata di fargli la guerra per diversi motivi, tra i quali appunti la scelta della Ferrazzano per le comunali. Un attacco che laCarfagna non avrebbe per niente gradito, prima sfogandosi con il coordinatore nazionale Verdini, e poi minacciando, appunto, la sua uscita di scena.

"Attacchi ingiustificati", dice oggi il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, che proprio in queste ore è a Salerno per un convegno. "Carfagna è un ottimo ministro, ha vinto i pregiudizi che accompagnavano la sua persona soprattutto all'inizio del mandato e si è contraddistinta per provvedimenti significativi, come l'introduzione del reato di stalking".

"Mara è un patrimonio di tutto il PdL - le ha fatto eco in una nota il ministro Gianfranco Rotondi, che domani sarà proprio a Salerno con la Carfagna per chiudere il convegno dell'area Dc del Pdl - e tutto il partito è orgoglioso di quanto ha fatto e farà ancora nel governo e nel partito".

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, con il quale, secondo "La Repubblica", Carfagna avrebbe litigato proprio per la querelle relativa ai termovalorizzatori in Campania, aggiunge: "Non è immaginabile dubitare della sua lealtà o sospettare una sua benevolenza nei confronti del partito di Fini o di suoi esponenti: ci metto la mano sul fuoco".

Reazioni anche dall'opposizione, con D'Alema che parla di un governo che non c'è più e Vendola che parla di un malessere spia della presenza di ombre camorristiche in Campania. Un'accusa ribattuta dal vicecapogruppo dei senatori del Pdl, Quagliariello: "I problemi interni devono essere messi da parte, anche laddove esistono. E' un momento di grande responsabilità, e dovrebbero dimostrarla tutti senza esclusioni: è evidente che chi ha incarichi più importanti deve dare una prova di responsabilità più forte. Non accetto però che problemi interni siano strumentalizzati dai nostri avversari per mettere in dubbio la moralità del partito: è inaccettabile e su questo bisogna fare muro tutti quanti insieme".