Camerota, un referendum per dire addio alla Campania
Lasciare la regione Campania? Pensate se aveste l’opportunità tramite un referendum di decidere di abbandonare la vostra regione, non da soli per emigrare in cerca di lavoro o vivibilità, ma assieme a tutti i vostri concittadini. La proposta arriva dal Comune di Camerota, in provincia di Salerno, che sta preparando un referendum popolare per lasciare la Campania ed entrare nella Regione Basilicata. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal sindaco della cittadina, Antonio Troccoli che è da 8 anni alla guida del comune situato nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Troccoli ha spiegato di voler aderire al progetto della Grande Lucania, portato avanti dal Comitato Promotore Comprensoriale per l'aggregazione alla Regione Basilicata.
“In Campania c’è un piano per impedire l´ascesa del Cilento – ha spiegato il primo cittadino di Camerota - In questi anni si sono privilegiati gli interessi di altre aree, a tutto danno del nostro meraviglioso territorio. Non esiste alcuna strategia per la crescita turistica del Cilento, anzi c’è chi deliberatamente contrasta ogni strategia”. Non usa mezzi termini Troccoli, dunque, che lamenta uno scarso interesse della Regione per una delle zone, certamente, più belle del Cilento. Marina di Camerota, frazione del Comune, è una delle più famose località turistiche. Soprannominata la “Perla del Cilento” ospita ogni estate migliaia di turisti e già da diversi anni è Bandiera Blu europea per le spiagge. Ma la Regione Campania sembra non interessarsi alle sue bellezze, sommersa ormai, in tutti i sensi, da cumuli di rifiuti. “Con una mano, si firma la convenzione per la realizzazione dell´area marina protetta di Marina di Camerota, e con l´altra si impedisce la realizzazione di un impianto di depurazione” – ha proseguito Troccoli annunciando che al prossimo consiglio comunale sarà presentata la proposta di referendum popolare e ha concluso: “Non vogliamo piu´ che le colpe di emergenze quali quella dei rifiuti ricadano su chi non ha alcuna responsabilità”. Allo sfogo del primo cittadino è seguito l’appello affinché i sindaci degli altri Comuni cilentani seguano il suo esempio. “Apprezzo molto il coraggio di Troccoli, che potrebbe costituire il volano motore per un processo speriamo irreversibile” ha commentato Michele Montuori, vicepresidente del progetto Grande Lucania, movimento che già da qualche tempo porta avanti un progetto che si basa “su una comune memoria storica e culturale” per salvaguardare “l’interesse generale del territorio con le sue dinamiche ed aspettative”.
Camerota vorrebbe seguire, dunque, l’esempio di alcuni comuni del bellunese, tra cui Cortina d'Ampezzo, che da qualche tempo chiedono di cambiare regione, dal Veneto al Trentino Alto Adige. Così, appellandosi alla possibilità offerta dall’articolo 132 della Costituzione Italiana, che ammette referendum popolare per il passaggio territoriale da una Regione all’altra, i circa 7000 abitanti di del comune cilentano, presto si recheranno alle urne, per dire addio ad una regione che non sentono loro. E la Campania cosa potrebbe perdere? Bellezza, aree protette e turismo…le conseguenze possiamo soltanto immaginarle.
Sonia Arpaia 
        






