Ricordiamo Giovanni Farace, novello Ulisse, che ha dedicato la sua vita al Cilento. L'impegno a continuare la sua opera verso nuovi orizzonti.
Amava la sua terra, il mare del nostro Sud, un mare da sempre crocevia di culture antiche, di grovigli di storia e leggende, come certi inestricabili nodi marinai che lui sapeva fare sulla barca: il Cilento piange uno dei suoi uomini più impegnati nel campo della cultura, Gianni Farace.
E' volato via il 16 gennaio, a soli 64 anni. Farace, giĂ dirigente delle sezioni delle Poste Italiane di Agropoli e S. Maria, è stato responsabile della Pro-Loco di S. Maria di Castellabate per vent'anni, nonché presidente dell'associazione Leucosia e coordinatore regionale della rete italiana della Fondazione "A. Lindh", a cui aderiscono 42 Paesi di tutto il Mediterraneo al fine di promuovere il dialogo multiculturale. VerrĂ ricordato, soprattutto, come ideatore ed instancabile promotore del "Premio Leucosia", una manifestazione nata 20 anni fa, con pochi mezzi, al fine di premiare i Cilentani che avevano fatto conoscere il Cilento oltre i suoi confini naturali, alla quale aveva dato sempre maggiore respiro, creando un'incredibile rete di relazioni in tutto il Mediterraneo e nel Sud America, dalla Tunisia all'Uruguay, con il suo progetto "Sulle orme di Ulisse".
Nonostante la salute minata, Gianni Farace, anche in opedale, stava giĂ preparando l'imminente nuova edizione del Premio, che il prossimo settembre sarĂ giunto alla sua ventesima edizione, fiero dei successi della sua creatura. Il ventennale a questo punto, dopo l'ultima edizione dedicata alla prematura morte dell'amico Angelo Vassallo, celebrerĂ proprio il suo ideatore, che aveva voluto dare respiro internazionale ad una cultura antica, ispirandosi all'antico mito omerico della sirena arenatasi sulle nostre coste e morta dove ora sorge l'isola di Licosa, con l'omonima punta. "Il premio non vuole premiare un singola opera o produzione, ma una vita, un modo di gestire la propria esistenza ai fini della collettivitĂ ": aveva più volte spiegato il presidente dell'Associazione Leucosia, richiamando chiaramente i principi ispiratori della sua stessa vita, amando ripetere sempre i versi di Dante dedicati al navigatore per eccellenza, Ulisse."fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza".
Ogni anno, sempre in onore della mitica sirena Leucosia, l'omonima associazione, sempre grazie alle idee e alle intuizioni del suo presidente, organizza i "Concerti sull'acqua", nel tratto di mare antistante l'isolotto di Licosa. La peculiaritĂ di questi concerti è che si svolgono tra luglio e agosto nel canale d'acqua dell'isola, di fronte alla terraferma su una pedana galleggiante, al tramonto, con un folto pubblico, che segue dalle barche. Mentre tutto si svolge nel più religioso silenzio, tutti gli anni intervengono i veri protagonisti i ''gabbiani''.
Al suono dei violini si trasferiscono a stormi dalla terraferma venendosi a posare sulla riva antistante l'isolotto, accompagnano con le loro voci gli strumenti musicali, per poi, come rispondendo al comando di un invisibile direttore d' orchestra, alzarsi in volo a centinaia, sui musicisti ed il pubblico, danzando nel cielo prima di ridiscendere sulla riva, come riportato anche in un magistrale articolo dell'Osservatore Romano negli anni scorsi. E' facile immaginare quanto rammarico e disappunto aveva creato il forzato annullamento dell'edizione 2010 di questi concerti nel presidente Farace per la mancanza delle dovute autorizzazioni dall'ente Parco Nazionale del Cilento a causa della nuova normativa di tutela marina vigente in quelle zone, proprio per lui che dagli anni'70 si era battuto per la costituzione della riserva marina di Castellabate e, sempre onesto ed integerrimo, mai avrebbe fatto nulla senza rispettare tutte le regole.
L'associazione Leucosia e la Pro S. Maria, con la collaborazione di tutti quelli che stimavano il loro presidente, che tanto ha posto in essere per la promozione e lo sviluppo del nostro territorio, si impegnano a continuare tutte le iniziative del loro nocchiero, affinché il suo testamento spirituale di pace e dialogo non vada perso. Numerosi sono i messaggi di cordoglio giunti alla moglie ed alle figlie da tutto il mondo politico ed intellettuale. Il Senatore della Repubblica Alfonso Andria, da sempre sostenitore delle iniziative di Giovanni Farace, ha partecipato alle esequie del presidente, ricordandone le doti umane e professionali, così come il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, avv Amilcare Troiano, impegnandosi entrambi a promuovere i prossimi progetti dell'associazione. L'arch. Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo di Napoli e della rete italiana della Fondazione Euromed A.Lindh, ricordando la propria amicizia con Giovanni Farace, ha, invece, anticipato che un Premio Mediterraneo sarĂ proprio dedicato alla sua figura e che nuove iniziative saranno realizzate per promuovere il dialogo multiculturale anche nel Cilento ed a Castellabate.
L'on. Gianfranco Valiante, molto vicino al presidente, invece, ha affidato ad un commovente manifesto il ricordo di un "amico sincero, buono, giusto, dedito alla famiglia ed al lavoro, integerrimo e sempre onesto", come tutti quelli che hanno conosciuto il sig. Farace possono confermare. Il giornalista Paolo Romano ha, poi, messo in luce, nel suo discorso e in diversi articoli, l'amore per il mare e per il Cilento del presidente Farace, a cui ha dedicato tutta la sua vita e che ha ispirato tutte le sue iniziative. Messaggi di cordoglio, inoltre, sono giunti anche dalle comunitĂ di Cilentani e Campani nel mondo del Sud America coinvolte nel progetto "Sulle orme di Ulisse".







