Amalfi, crollo all’ex cartiera: sei auto danneggiate
Il boato è stato fortissimo e avvertito in quasi tutto il centro storico di Amalfi. E, in tanti si sono precipitati in strada, nonostante la pioggia, pensando al peggio. Perché il rumore è stato simile a quello di una grossa frana, facendo tornare alla memoria lo smottamento dello scorso gennaio, quando un pezzo di montagna crollò sul ristorante "Da Zaccaria", posto al confine tra Atrani e l’antica Repubblica marinara, provocando la morte dello chef Carmine Abate.
Per fortuna, stavolta, non ci sono state vittime e a cedere non è stato un costone roccioso ma una vecchia e imponente canna fumaria in muratura, di pertinenza di una delle antiche cartiere, risalenti all’Ottocento, oramai dismessa, che costeggia la strada che, dal centro, conduce fino a Valle dei Mulini. Il cedimento si è verificato intorno alle 11 di ieri mattina e, per buona sorte, in quel momento non transitava nessun pedone altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere drammatiche. Perché se solo lo sbriciolamento del comignolo si fosse verificato in una giornata soleggiata oppure durante il tradizionale mercato settimanale, adesso si parlerebbe di nuovamente di tragedia. I detriti, invece, come schegge impazzite, hanno colpito alcune autovetture posteggiate al di sotto del manufatto, danneggiandone circa sei. Immediatamente è stato dato l’allarme e sul posto si sono precipitati, nel più breve tempo possibile, gli uomini della locale polizia municipale, diretti dal capitano Agnese Martingano, i carabinieri della Compagnia di Amalfi e i Vigili del fuoco del Distaccamento di Maiori.
Come prima cosa si è provveduto ad interdire il passaggio veicolare lungo tutta l’area interessata dal collassamento della canna fumaria, per far sì che fossero spostate tutte le vetture parcheggiate nella zona e, soprattutto, per consentire che fossero eseguite le operazioni necessarie a garantire la pubblica incolumitá. I sopralluoghi tecnici, eseguiti dai caschi rossi, hanno messo in evidenza come il cedimento avesse procurato serie e preoccupanti conseguenze anche al solaio in cemento armato, che si affaccia sulla carrabile. Perciò è stato deciso, fin quando non saranno state effettuate ulteriori verifiche, di chiudere l’arteria al transito di auto e pedoni che, per bypassare l’area, dovranno utilizzare una stradina parallela. Gaetano de Stefano







