Sant'Arsenio (SA): convegno "Sicurezza sul lavoro, emergenza nazionale"
Le morti bianche e gli infortuni sul lavoro sono un fenomeno da combattere con sanzioni più severe, cambiando anche il sistema dei finanziamenti pubblici alle imprese, poiché quello attuale, a pioggia e a fondo perduto, è un danno per soggetti che si improvvisano industriali, dobbiamo dire basta a imprenditori con le stampelle: è stato questo il messaggio lanciato dal Sostituto procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno), Carmine Olivieri, nel corso del convegno “Sicurezza sul lavoro, emergenza nazionale” che si è svolto stamani a Sant'Arsenio (Salerno).
Durane l'incontro, inoltre, l'assessore al lavoro della Provincia di Salerno, Massimo Cariello, ha proposto di creare "pattuglie di polizia locale per il controllo delle aziende e dei cantieri". Secondo Cariello, "l'attuale normativa è sufficiente, bisogna sensibilizzare imprenditori e lavoratori, l'anello debole della catena, ma soprattutto realizzare un sistema di controllo forte sul territorio, e le pattuglie sarebbero composte da uomini che il territorio lo conoscono, e che possono collaborare con le altre forze dell'ordine".
Per Olivieri, "l'attuale sistema sanzionatorio è inadeguato, spesso tutto si risolve con un patteggiamento e una multa, e il giorno successivo i rischi per i lavoratori restano gli stessi, spesso in imprese improvvisate e senza cultura d'azienda".
E' il precariato, per l'assessore alla formazione del Comune di Sant'Arsenio, Luca Bertolini, un altro aspetto da combattere per prevenire il fenomeno delle morti bianche: "I lavoratori non hanno adeguate sicurezze sindacali, e spesso non denunciano soprusi e condizioni pessime nelle aziende per paura di perdere il posto".
La Provincia di Salerno, in ogni caso, "è una delle più avanzate - ha osservato il dirigente del dipartimento di prevenzione dell'Asl Salerno 3, Francesco Meoli - in Campania e al Sud pur non essendo l'ottimo possibile". A quasi due anni dal rogo in una fabbrica di materassi a Montesano sulla Marcellana, dove persero la vita, il 5 luglio del 2006, due donne di cui una non ancora sedicenne, "non bisogna abbassare la guardia, e continuare con la vigilanza e la collaborazione tra le istituzioni - ha aggiunto il sindaco di Sant'Arsenio, Arsenio Pecora - per far si che eventi come quello di oggi non restino un'oasi nel deserto".
Il presidente dell'associazione degli imprenditori del Vallo di Diano, Valentino di Brizzi, infine, ha chiesto che "vengano aumentate le iniziative di informazione, a cui si aggiunge un sistema di costi al ribasso negli appalti, per le imprese, che spesso danneggia proprio il settore della sicurezza".







