Follia a Cava de' Tirreni, aggrediti i calciatori dell'Atletico Juventude Stabia
Pomeriggio di ordinaria follia a Cava de' Tirreni, dove ieri pomeriggio si sono affrontate Alba Cavese e Atletico Juventude Stabia presso il campo sportivo San Pietro per un match del girone N di Seconda Categoria. Al termine dell'incontro, terminato 4-3 in favore dei locali, due individui sono entrati nello spogliatoio stabiese aggredendo i calciatori De Luca ed Enrico Giuliano, procurando a quest'ultimo, colpendolo ripetutamente con dei caschi, un sospetto trauma cranico. "E' vergognoso, quest'oggi siamo stati vittima di un atto indecoroso - ha dichiarato il presidente del sodalizio gialloblù Peppe Mercatelli - Sin dal primo momento in cui abbiamo messo piede allo stadio siamo stati oggetti di ripetute minacce e in tal senso l'assenza sia delle forze dell'ordine che dell'ambulanza fa riflettere. Nonostante il clima ostile, abbiamo giocato la nostra partita lealmente e il 4-3 finale dimostra che la squadra ha dato tutto. Purtroppo a fine partita due persone sono entrate nel nostro spogliatoio e hanno aggredito Enrico Giuliano colpendolo ripetutamente con dei caschi. Il nostro calciatore è stato trasportato presso l'ospedale di Cava de' Tirreni, dove gli è stato diagnosticato un possibile trauma cranico. Qualora
venisse confermata tale diagnosi, riporteremo il ragazzo a Castellammare perché non vogliamo assolutamente che resti in quella cittĂ . Sono dispiaciuto, pretendo una riflessione da parte del Comitato Regionale, nella persona del presidente Salvatore Colonna, perché è inaudito che un atleta rischi la vita per una partita di calcio. Noi societĂ chiediamo di essere tutelate, la Seconda Categoria non può esser trascurata in questo modo. Quando giochiamo al Romeo Menti le forze dell'ordine e l'ambulanza sono sempre presenti, garantendo così la massima sicurezza possibile; a Cava, invece, nonostante un gemellaggio in onore di Catello Mari cui spesso fanno riferimento, veniamo ogniqualvolta trattati in modo ostile. Chiedo la radiazione dell'Alba Cavese e che venga proibito di far calcio ad una cittĂ tanto violenta". Un appello rivolto sia al Comitato Regionale Campania che alle istituzioni: "Non mi accontento del verdetto della giustizia sportiva, in quanto, essendo tra l'altro io membro dell'amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, attendo le scuse ufficiali da parte del Comune di Cava de' Tirreni".






