LO SBARCO DI MIGLIAIA DI CLANDESTINI. MINACCIA AL TURISMO: SICUREZZA E DEGRADO
L’ondata di sbarchi che ha investito le coste italiane e, in particolare Lampedusa, rappresenta un allarme per la nostra nazione.
Il fenomeno dell’immigrazione che già, da tempo, sta creando grandi problemi alla nostra società e conflitti di vivibilità, oggi rischia di diventare un vero e proprio dramma per la sicurezza dei cittadini, per l’economia, per l’occupazione e per la sostenibilità del nostro paese. La fuga di massa operata da organizzazioni senza scrupoli porta in Italia gente in cerca di protezione internazionale ma probabilmente anche criminali fuggiti dalle carceri e personaggi infiltrati da organizzazioni terroristiche. Da oggi in poi, se non intervengono azioni tempestive e preventive, rischiamo che il disagio in cui già versano le aree metropolitane possa aggredire anche paesi e località turistiche del nostro territorio arrecando un ulteriore perdita all’economia ed all’occupazione. L’allarme deve impegnare maggiormente le comunità e soprattutto gli amministratori locali con segnali di rigore e vigilanza costante perchè sappiamo benissimo che l’immigrazione clandestina privilegia i territori in cui il controllo è minore. La risorsa principale della nostra provincia - IL TURISMO - non può ulteriormente essere penalizzata rispetto a quanto già si è determinato con la crisi rifiuti, con la concorrenza dei mercati esteri e con il costante degrado ambientale perchè oggi, alla luce dell’ondata degli sbarchi clandestini, rischiamo la minaccia alla sicurezza ed alla qualità dei servizi diretti non solo ai cittadini ma anche ai turisti.
Ognuno faccia la sua parte - operatori turistici e amministratori locali - ed è proprio il momento di pretendere una maggiore sensibilizzazione delle nostre comunità affinchè l’ondata del flusso migratorio non rischi di far diventare anche il nostro “un paese del terzo mondo”.
E’ ora di operare attraverso azioni concrete e tempestive rispetto ai fenomeni della clandestinità che determina degrado, irregolarità sul lavoro e sfruttamento della manodopera, insorgenza della malavita legata alla prostituzione, allo spaccio di droghe e agli atti criminosi, etc.
E’ il momento che i nostri cittadini prendano coscienza dell’incapacità dei loro amministratori nel garantire una governabilità sana ed efficiente e soprattutto dignitosa dei territori che meritano ben altro rispetto alle loro potenzialità di sviluppo ed occupazione.
E’ ora di dire basta all’incapacità di controllo dell’uso illegale della manodopera straniera nei vari settori e in modo principale nel settore agricolo ed alberghiero a discapito dell’occupazione regolare e dello sviluppo di competenze specifiche oltre che della qualità dei servizi erogati.
E’ ora di dire basta alla incapacità di controllo sulla regolarità di chi vive e/o soggiorna nei nostri paesi e sulla irregolarità di chi garantisce l’occupazione clandestina di case, appartamenti e, molto spesso, immobili vetusti e tuguri.
E’ ora di dire basta all’incapacità di quegli amministratori che, non solo mantengono nel degrado le loro aree comunali, ma che arrecano danno all’immagine complessiva del territorio.
E’ ora di dire basta all’insulto continuo, sotto gli occhi di tutti, che offende i nomi illustri della nostra storia infangati dalla toponomastica posizionata ai limiti di strade sterrate inaccessibili e dirette a raggiungere, solo per pochi metri, lamierati e agglomerati di varia natura che fanno dell’intera litoranea Paestum-Salerno una vera e propria “gasba magrebina”.
E per concludere, se pure ancora tanto si potrebbe denunciare, chiedo ai lettori: a che serve “schiaccherare” di BIT di Milano se prima non si parla dei problemi veri della mancata crescita del nostro territorio che in questo momento particolare potrebbe subire una svolta drammatica soprattutto per la sicurezza e per il turismo. MARISA PREARO







