Salerno, parte il bando di gara per il termovalorizzatore. L'incognita della centrale termoelettrica

Mentre la gara d'appalto del termovalorizzatore di Acerra è ancora in stallo, a Salerno il sindaco Vincenzo De Luca ha avviato le procedure di gara per quello che sorgerà nel capoluogo provinciale, nella piana di Sardone, ma il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da diverse amministrazioni ed enti locali contro la centrale termoelettrica di 780 Mw che dovrebbe sorgere nell'area industriale di Salerno, al confine con il Comune di Pontecagnano Faiano. E qualcosa si potrebbe complicare.

De Luca, nella sua qualità di commissario delegato del Governo, ha annunciato così che il bando, del valore di circa 400 milioni di euro, sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.

La commissione composta da docenti dell’Università di Salerno, alla quale si era rivolta l’amministrazione De Luca,ha valutato la tecnologia da adottare e la localizzazione. Scartata la prima ipotesi della Zona industriale,il termovalorizzatore, con una linea sperimentale di gassificazione, sorgerà alle spalle del cementificio Italcementi di Cupa Siglia, ai margini del territorio comunale di Salerno ed al confine con quelli di Pontecagnano Faiano e Giffoni Valle Piana, e conterrà tra i criteri, secondo lo stesso De Luca “la piena affidabilità operativa e finanziaria del soggetto aggiudicatario; la sicurezza gestionale ed avanzata efficienza tecnologica dell'impianto; l'alta compatibilità ambientale rispetto al territorio circostante; una straordinaria qualità architettonica che renda l'impianto turisticamente attrattivo come avviene ad esempio a Vienna; tempi rapidi di apertura del cantiere, esecuzione dei lavori ed entrata in esercizio della struttura”.

L'impianto avrà un sistema di viabilità autonoma e dedicata per impedire congestioni nella rete del trasporto locale. Per “renderlo attrattivo” De Luca incontrerà il 12 marzo prossimo a Los Angeles l'architetto Frank Ghary con il quale parlerà anche dei criteri estetici del termovalorizzatore. “Ecco il sud del fare – ha così commentato il primo cittadino – noi facciamo fatti concreti”.

Intanto è arrivata la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato da diverse amministrazioni ed enti locali contro la centrale termoelettrica, destinata ad essere realizzata nella zona industriale di Salerno.

Un impianto che porrebbe seri problemi per una Valutazione di impatto ambientale di un eventuale termovalorizzatore nella Piana di Sardone. Ora si aspettano anche i chiarimenti per i Cip6, cioè i "contributi alle fonti di energia assimilabili alle energie alternative".

Tra i comitati contrari al termovalorizzatore:
Comitato rifiuti zero Irno Picentini Sele