Campania: In arrivo dal norafrica 6000 profughi
Saranno circa 50 mila gli immigrati che raggiungeranno l'Italia per gli scontri che infiammano i paesi africani della fascia costiera del Mediterraneo. Se questa stima verrà confermata, la Campania ne ospiterà oltre 6 mila, il 12% del totale. Questo il calcolo effettuato dalla Fondazione Leone Moressa, centro di studi di Mestre, sui dati forniti dal ministero dell'Interno.
Oltre la metà degli immigrati totali saranno ospitati da 4 regioni: Lombardia, Campania, Lazio e Veneto. Questo secondo il criterio dell'assegnazione di mille profughi per ogni milione di abitanti. Saranno quindi le regioni più popolose che accoglieranno il maggior numero di profughi, ma con alcune eccezioni per il Meridione: sono escluse Sicilia, Puglia e Calabria, vista la già consistente pressione migratoria, e Abruzzo, in ragione dell'ultimo evento sismico che ha colpito la zona.
Diversa anche l'incidenza dei nuovi arrivi sul totale della popolazione straniera già presente in Italia: anche in questo caso particolare attenzione al Mezzogiorno, visti i possibili squilibri che i nuovi ingressi potrebbero creare. Rispetto a una media nazionale del 1,2% di incidenza di nuovi immigrati il Sud toccherebbe il 4% circa, con il picco della Sardegna dove i nuovi arrivi costituirebbero il 5,2% del totale degli immigrati, seguita da Basilicata, 4,7%, Campania e Molise, entrambe al 4,1%. Sul criterio di suddivisione conta anche la percentuale di stranieri già presenti nelle regioni: il Mezzogiorno registra cifre più basse, con il picco minimo della Sardegna, il 2% del totale degli abitanti, della Puglia, 2,1%, Basilicata, 2,2%, Campania e Sicilia, entrambe con un'incidenza del 2,5%.
L'ondata migratoria di profughi, provenienti soprattutto dalla Tunisia, prosegue e sono già 15 mila i tunisini arrivati in Italia dall'inizio del 2011, a fronte dei 4 mila clandestini complessivi del 2010, di cui solo 25 tunisini. Questo, secondo il ministro Roberto Maroni, rende per gli esperti la stima di 50 mila profughi "un numero realistico" a cui l'Italia deve far fronte, con un piano specifico per la distribuzione nelle regioni italiane. Desta preoccupazione inoltre la disoccupazione tra gli stranieri, che si attesta all'11,4% rispetto all'8% della media italiana e cresciuta dopo la crisi del 2008: in tutta Italia sono andati perduti 110 mila posti di lavoro occupati dagli immigrati.
Egidio Lofrano







