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Legambiente, Salerno avrà la centrale termoelettrica

📅 28/02/2008 · 📰 AvvisiSalerno

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Oltre al termovalorizzatore la periferia di Salerno avrà la centrale termoelettrica. Lo ha confermato il presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo.

Eppure il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca aveva dichiarato che se fosse stato approvato il termovalorizzatore, la centrale termoelettrica, prevista nell'area dell'ex - Ideal Standard, a pochi chilometri di distanza dal primo impianto, non sarebbe stata realizzata.

"Il problema - dichiara Buonomo - è che oramai non dipende tanto da De Luca. Proprio in questi giorni i costruttori della centrale hanno avuto il beneplacito dalla magistratura, dal Consiglio di Stato. Il pericolo è che si facciano le due cose e che ci ritroveremo con due impianti pericolosi, di grande impatto ambientale. Va scongiurata l'ipotesi che si facciano entrambi".

Michele Buonuomo parla dal parco eco - archeologico di Pontecagnano Faiano, comune a pochi chilometri da Salerno. Alle sue spalle, sullo sfondo delle colline dei monti picentini, tra i comuni di Giffoni Valle Piana, Salerno e Pontecagnano, si stagliano la discarica in località Sardone e il cementificio, accanto al quale a breve sarà ospitato il "monumentale" inceneritore.

Il presidente regionale di Legambiente, che proprio a Pontecagnano ha iniziato anni fa la sua militanza nell'associazione ambientalista, parla dell'emergenza rifiuti e delle minacce ambientali in un contesto completamente diverso: un'oasi verde con orti di città e fattoria didattica immersa nel mare di cemento che ha inondato la cittadina durante la frenesia edilizia degli anni '80. A pochi chilometri da qui sarà costruito il terzo inceneritore della Campania. E' questa la soluzione per uscire dall'emergenza rifiuti? "Non credo. Spero che questo inceneritore non parta, se sono queste le premesse. Tra l'altro noi di Legambiente riteniamo che agli inceneritori non vada esteso il cip 6, il contributo per le energie rinnovabili. Mi chiedo se senza i cip 6, ci sarebbe questa corsa agli inceneritori oppure si farebbe invece una politica di riduzione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata".

Nelle richieste da parte del Comune di Salerno per il termovalorizzatore, l'impianto viene definito "funzionale alla raccolta differenziata" benché la percentuale di riciclo di Salerno città, secondo il rapporto 2007 di Legambiente "Comuni ricicloni" sia di appena il 9,6%.

"Il rischio è che il raddoppio degli impianti porti alla monocultura dell'incenerimento mettendo così definitivamente da parte la strategia della differenziata. Mi riferisco agli impianti di Acerra e Salerno perché credo che quello di Santa Maria La Fossa non si farà. Bisogna puntare sulla riduzione dei rifiuti con la differenziata e avviare la parte residua all'incenerimento. Ma conviene avere gli inceneritori solo per questo? I tedeschi oggi se lo chiedono, visto che hanno bisogno dei nostri rifiuti per far funzionare i loro impianti e per completare le loro discariche". Rosa Lella

Fonte: unisob.na.it

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