WWF, nel Cilento vigilanza antibracconaggio e tutela del territorio
Tornano a Salerno e nel Parco Nazionale del Cilento le guardie volontarie del Wwf per la difesa ambientale. Scopo del campo di vigilanza, che vede attive fino al 20 maggio circa 60 guardie al giorno, e' anche la lotta al bracconaggio. "Ad oggi il fatto che sul territorio ci siano meno bracconieri e piu' rispetto ambientale in alcune zone segna la vittoria dell'intervento, sebbene altrove ci sia ancora molto lavoro da fare", commenta il Wwf che organizza il campo per il quarto anno consecutivo in quest'area della Campania.
"Il 31 gennaio finisce la stagione di caccia ma c'e' chi non ne tiene conto - spiega all'ADNKRONOS Alfonso De Bartolomeis, guardia volontaria del Wwf Italia da oltre dieci anni -. Anatre, trampolieri e quaglie sono i principali bersagli dei bracconieri, che in questo periodo si appostano sul litorale e che tra l'altro spesso si trovano in possesso di armi non registrate".
Il lavoro dei volontari Wwf ha portato ad una diminuzione della presenza dei bracconieri dell'80-90% tra le zone della Piana del Sele, Battipaglia ed Eboli. ''Purtroppo - afferma De Bartolomeis - sull'Agro Nocerino Sarnese, Castel San Giorgio, Scafati e in molte altre zone si dovra' ancora insistere per debellare quella che, ormai, sembra diventata una tradizione''.







