Emergenza rifiuti a Camerota, il sindaco: siamo al collasso. Il Comune deve 200mila euro alla Ecoambiente

Emergenza rifiuti a Camerota. Da una settimana la nota cittadina della costa cilentana non riesce a conferire i rifiuti nello stabilimento di tritovagliatura e imballaggio rifiuti (Stir) di Battipaglia. Una situazione vicina al collasso, tanto da spingere il sindaco di Camerota, Domenico Bortone, a denunciare la vicenda al prefetto di Salerno per grave rischio igienico-sanitario.

"Da giorni lo Stir di Battipaglia ci nega il conferimento dei rifiuti indifferenziati", spiega Bortone. "Finora abbiamo tamponato l'emergenza stoccando i rifiuti in container a tenuta stagna, ma a breve la situazione potrebbe precipitare".

All'origine della decisione dello Stir, come spiegano da Camerota, vi sarebbe la morosità del Comune nei confronti della società Ecoambiente, che gestisce lo stabilimento battipagliese.

"Sì, è vero, il Comune deve alla società Ecoambiente oltre 200 mila euro", ammette l'assessore all'Igiene urbana Enzo Del Gaudio. "Ma non c'è alcuna legge che prevede la sospensione del pubblico servizio per morosità.

Chiediamo che gli enti preposti al controllo si attivino immediatamente per verificare che il comportamento degli enti coinvolti sia trasparente. Non vorrei che dietro una tale, gravissima decisione, si nascondessero motivi di carattere politico. Se così fosse, sarebbe gravissimo".

E mentre l'amministrazione annuncia che potrebbe avviare un'azione legale per chiedere il risarcimento dei danni subiti dall'emergenza, la preoccupazione si sposta ora sui prossimi giorni, che coincideranno con l'arrivo delle feste pasquali e dei turisti alla ricerca di mare pulito e paesaggi mozzafiato.

"Camerota non si trasformerà nella Napoli del Cilento", assicura il sindaco Bortone. "Una sola cosa tengo a sottolineare: non si amministra chiudendo la porta in faccia ad un altro ente. E poi, sono curioso di sapere quanti comuni, oltre a noi, sono morosi nei confronti di Ecoambiente".