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Shock cardiogeno post parto, giovane mamma salvata al "Ruggi"

📅 sabato 23 aprile 2011 · 📰 SaluteSalerno

cardiomiopatia peripartum
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Una giovane donna salernitana, affetta da una rarissima forma di cardiomiopatia peripartum, che ha messo alla luce un bambino di circa 3.800 grammi, è stata trattata con successo da un'équipe multi-disciplinare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.

La donna, ricoveratasi presso l’Unità Operativa di “Gravidanza a rischio” è stata operata di taglio cesareo dal direttore della Struttura dott. Raffaele Petta.

Ma il giorno dopo l’intervento ha presentato gravi difficoltà a respirare con il rapido instaurarsi di edema polmonare acuto (dispnea, tosse, grave insufficienza respiratoria).

Prontamente trasferita in Rianimazione è stata intubata dalla dott.ssa Antonella Pagano e sottoposta ad ecocardiografia dai dott.ri Vincenzo Paolillo e Rodolfo Citro, i quali hanno diagnosticato uno shock cardiogeno con insufficienza del ventricolo sinistro, per cui si è reso necessario il trasferimento all'Unità Coronarica, diretta dal dott. Rosario Farina, dove la donna è stata sottoposta ad un delicato intervento con l’applicazione di un contropulsatore aortico che ha risolto lo shock cardiogeno.

Le condizioni della donna sono rapidamente migliorate e così dopo 24 ore era stubata; il cuore ha ripreso a funzionare, per cui è stata dimessa e ora potrà trascorrere a casa una serena Pasqua con il bambino. La paziente era affetta da una rarissima forma di cardiomiopatia peripartum, probabilmente una sindrome di Tako-Tsubo, che comporta un'insufficienza del ventricolo sinistro non legata ad occlusione coronarica.

Di fondamentale importanza la rapidità della diagnosi, in quanto questa patologia può essere confusa con l’embolia polmonare peripartum e una terapia diversa avrebbe danneggiato la paziente. L’applicazione del contropulsatore aortico, che si effettua in pochi Centri, come la tempestività degli interventi e la competenza delle professionalità coinvolte, sono risultate decisive.

“Sono felice di poter augurare alla signora la serenità che la Pasqua porta con sé con i suoi profondi significati di fede e speranza - dichiara il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dott. Attilio Bianchi - Poter contribuire insieme a tutti i nostri operatori ad avvenimenti come questo ci stimola in maniera permanente nel nostro impegno di ogni giorno”.

“Voglio ringraziare pubblicamente il personale medico e paramedico - afferma la giovane donna - che ha contribuito a risolvere la patologia di cui ero affetta e se oggi posso raccontare quanto mi è accaduto è grazie alle loro competenze e professionalità.

Desidero inoltre fare un appello a tutte le gestanti, affinchè partoriscano in strutture attrezzate come il Ruggi in quanto anche il più semplice dei parti come nel mio caso si può complicare in modo drammatico mettendo a rischio la vita.

Rivolgo un saluto al direttore generale che ha seguito con attenzione e con coinvolgimento la mia vicenda. Grazie al suo impegno il Ruggi ha raggiunto livelli di eccellenze con l’istituzione di reparti di alta specializzazione come “Gravidanza a rischio”.

Fonte: salernoinprima.it

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