Prostituzione: per i clienti niente più sosta a Capaccio-Paestum. Arrivano multe salate
Sesso a pagamento lungo le strade che conducono alla città dei templi dorici. Il sindaco Pasquale Marino, non ci sta al “meretricio” (come si sottolinea nel comunicato diffuso dall'ente) e usa il pugno duro: un'ordinanza prevede una multa di 296 euro per tutti i clienti che si fermano lungo la strada. “E ' indecoroso, non se ne può più” tuona il primo cittadino.
In effetti, chi non ha avuto modo di vedere, in qualsiasi ora del giorno e della notte, auto ferme in prossimità della litoranea che porta a Paestum?
Tra i pini mediterranei, e nella vicinanza di quella che doveva essere la più lunga pista ciclabile d'Europa, c'è un via vai continuo di giovani donne che vendono il proprio corpo. Sfruttate e sfruttatori sono ogni giorno lì. E così le auto si fermano; si concorda il prezzo, e poi via, verso le stradine che portano direttamente vicino alla spiaggia.
Ora però si rischia una multa per “fermata veicolo”.
Il sindaco di Capaccio-Paestum ha spiegato le motivazioni della decisione: “Non consentiremo che il decoro di una città perbene, civile e rinomata come Capaccio-Paestum – ha denunciato Marino - sia messo a repentaglio da chiunque intenda favorire lo sfruttamento di un'attività illecita quale la prostituzione. Oltre ad intensificare i controlli lungo i tratti stradali di maggior frequentazione, soprattutto a carico delle cosiddette 'lucciole', in tutto il territorio comunale vieteremo a chiunque di fermare il veicolo per contrattare, sulla pubblica via, prestazioni sessuali a pagamento, per non incorrere in salate sanzioni in violazione dell'ordinanza sindacale e del Codice della Strada”.
Promette così “ vita difficile agli abituè “ che da anni fanno un via vai lungo la rotta Salerno-Capaccio-Paestum.







