SALERNO MEDITERRANEA: Il PORTO COMMERCIALE DIVENTA CITTA’
L’ARCHITETTO SALERNITANO GIOVANNI SPEZZAFERRO (CLASSE 1949) CI HA AIUTATO A VISUALIZZARE LA NOSTRA IDEA DI SALERNO MEDITERRANEA, CHE HA IL SUO FULCRO NEL RECUPERO URBANO DEL PORTO COMMERCIALE E NELLA RIAPPROPRIAZIONE DELLA RISORSA MARE DA PARTE DEI SALERNITANI. L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL PTCP (PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE) NEL PROSSIMO AUTUNNO, CHE PREVEDE LA DISLOCAZIONE DEL PORTO COMMERCIALE A SUD EST DEL GOLFO DI SALERNO, PERMETTERA’ l’AVVIO DELL’ITER BUROCRATICO PER LA TRASFORMAZIONE DELL’ATTUALE PORTO COMMERCIALE DI SALERNO CHE FINALMENTE POTRA’ ESSERE LIBERATO DA MIGLIAIA DI CONTAINER.
L’ARCHITETTO SPEZZAFERRO, CHE HA LEGATO IL SUO NOME ALLA PROGETTAZIONE DI INTERVENTI PER SALERNO DI GRANDE RILIEVO QUALI LO STADIO ARECHI ED IL RECUPERO DELL’EX ORFANATROFIO UMBERTO I, HA SOSTENUTO DA SEMPRE, COME TUTTI NOI, LA DELOCALIZZAZIONE DEL PORTO COMMERCIALE E PER QUESTO HA ELABORATO PER NOI, COADIUVATO DALL’ARCHITETTO CORRADO DE GREGORIO, UNA PROPOSTA DI RIDISEGNO DEL WATER FRONT CON L’IPOTESI DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA PORTUALE.
QUESTA PROPOSTA APRE IL DIBATTITO SUL TEMA CHE SARA’ NELL’IMMEDIATO FUTURO SVILUPPATO IN UN CONVEGNO, DOVE VERRANNO AFFRONTATE NELLO SPECIFICO LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE, LE VALUTAZIONI TECNICO SCIENTIFICHE E SOPRATTUTTO IL CONSENSO DELLE CATEGORIE INTERESSATE E DI TUTTI I CITTADINI, REALIZZANDO COSI DI FATTO, QUELLO CHE FINORA E’ STATA SEMPLICE LETTERATURA E CIOE’: L’URBANISTICA PARTECIPATA.

IL PROGETTO DI TRASFORMAZIONE URBANA DEL PORTO COMMERCIALE
Il buon governo del territorio fonda le sue radici nella continua ricerca di miglioramento delle condizioni di vita ( mobilità, servizi, residenze, sicurezza ecc…) comparato con i limiti fisici della città consolidata e molto spesso con errori urbanistici irreversibili. Ogni scelta deve scaturire dalla verifica di congruità tra l’intervento particolare e l’inserimento nel piano generale, non solo comunale ma provinciale, regionale, nazionale ed europeo.
L’intervento proposto per l’area portuale una volta liberata della servitù, che attualmente la sottrae alla città, rappresenta una prima griglia di soluzioni distributive organizzate per funzioni legate tra di loro dall’obbiettivo di caratterizzare questo frammento di città con un esplosivo senso di gioia per la vittoria che si profila dell’interesse collettivo su quello privato.
Dicevo un senso di gioia esplosiva perché l’amata Salerno alla vista dall’alto mostrerà movimenti di vita e non più di merci, con un volto nuovo di paesaggio urbano organico e con una apprezzabile qualità architettonica nel segno dell’ecocompatibilità.
Vediamo i dettagli:
Il molo di levante: il molo Manfredi, sul quale è ubicata la costruenda stazione marittima, non subirà varianti che non siano già previste.
E’ prevista una seconda stazione marittima sull’attuale molo 3 Gennaio, dove oggi insiste addirittura un inceneritore, per il servizio di collegamento lungo le linee di costa, amalfitana e cilentana, e le isole.
Sul primo piazzale, è previsto un centro polivalente di supporto al movimento crocieristico ed alle vie del mare, con parco di attesa, sale ristoro, foresterie, center shopping.
Sulla seconda fascia verso il mare, alla radice del molo 3 Gennaio, è stato ipotizzata l’ubicazione di un centro parrocchiale per il quartiere e per i crocieristi in transito.
Procedendo verso ponente si è destinata un’area ad un centro polisportivo con piscina olimpionica per gare di nuoto, piscina per gare tuffi e spettacoli acquatici; palazzetto dello sport/ palascherma.
Più avanti un lotto destinato a campus studentesco con dipartimenti universitari e scuole di secondo grado per ingegneria navale ed istruzione nautica.
Il molo trapezio: attualmente è pieno di container fino all’orrenda recinzione, invece è stato destinato nelle previsioni a polo espositivo-commerciale con un centro congressuale di grande capacità e polifunzionalità, con albergo e sale ristoranti, con approdo indipendente. La fiera nautica che da anni è ospitata a Napoli su due siti: i campi flegrei per le imbarcazioni al coperto ed il porto di Mergellina per le barche all’ormeggio, troverebbe in Salerno diversa disponibilità potendo esporre al coperto ed in acqua tutte le tipologie nautiche.
Una base per l’atterraggio di elicotteri ed un presidio sanitario troverebbero collocazione nel piazzale antistante.
Una cortina di fabbricati, diversamente organizzati in lotti allineati sul fronte stradale, saranno destinati a residenze di edilizia convenzionata, sovvenzionata e/o p.e.e.p. La tipologia sarà caratterizzata da portici passanti con negozi, al piano rialzato rispetto alla quota stradale con fascia inclinata di prato verde, uffici al primo piano ed appartamenti ai piani superiori. Il numero dei piani, rappresenta una variabile dipendente dalle indicazioni del Ptcp.
Il molo di ponente: La flotta di pescherecci di ogni stazza verrebbe ospitata qui, lungo le banchine del molo di ponente ed ai pescatori, storici residenti del porto, si vuole destinare il “villaggio del pescatore” con una casa d’accoglienza dedicata con circoli associativi, ristoranti-pizzerie e mercato turistico del pesce.
La palazzina attualmente sede dell’autority portuale potrebbe essere destinata a capitaneria di porto. Inoltre verso l’estremità del molo di ponente, lungo i cigli delle banchine verrebbero ospitate le imbarcazioni delle forze dell’ordine (guardia costiera, finanza, vigili del fuoco e carabinieri), con distinti uffici, corpi di guardia ed officine.







