Capaccio Scalo: in manette banda di ladri d'origine slava
Prima il furto in casa, poi l'incidente ed infine un inseguimento: non sono mancati colpi di scena la scorsa a Capaccio Scalo, dove cinque persone sono state arrestate. Il tutto è accaduto tra il 16 e il 17 maggio. Alcuni individui sono entrati in un’abitazione in località Spinazzo di Capaccio Scalo quando la proprietaria, una donna anziana, era fuori. Dopo aver rovistato nei cassetti e aver preso qualche monile in oro, sentitisi scoperti, hanno tentato la fuga, lasciando in mezzo al corridoio un armadio metallico.
Sono saliti a bordo di un’Alfa Romeo 166, ma il loro tragitto in macchina è durato pochi metri poiché, nella concitazione, sono andati a sbattere contro un’Alfa Romeo 147 che li precedeva, terminando la loro corsa contro un albero posto sul ciglio della strada.
Un vicino di casa della vittima, appartenente alla Polizia di Stato, è stato richiamato dal rumore di lamiere e vetri infranti, ed è subito giunto sul posto per soccorrere le vittime dell’incidente. Una volta per strada, però, notando che la porta dell’abitazione dell’anziana presentava segni di scasso, ha subito capito cosa fosse successo poco prima e che gli occupanti della 166 erano, con buona probabilità, dei ladri. Nonostante non indossasse la divisa e fosse libero dal servizio, ha provato ad inseguire i malviventi che nel frattempo stavano scappando per le campagne, ma questi ultimi avevano già guadagnato diversi metri di vantaggio.
Subito è scattato l’allarme per i Carabinieri della Compagnia di Agropoli. Dopo poco sempre lo stesso poliziotto, in costante contatto con la Centrale Operativa dei Carabinieri, è riuscito ad individuare i fuggitivi nei pressi della stazione ferroviaria di Paestum, mentre salivano a bordo di una Lancia Zeta con targa straniera. I cinque non si sono lasciati intimorire dall’ALT intimato dal poliziotto; prima hanno cercato di farlo andare fuori strada, poi, una volta arrestata la marcia, hanno tentato di farlo scendere dal mezzo ma, all’arrivo dei Carabinieri, risalendo a bordo dell’autovettura, sono scappati a forte velocità.
Ne è nato un lungo inseguimento che da Capaccio Scalo si è concluso ad Eboli. Grazie anche alla collaborazione dei militari del N.O.R.M. - Aliquota Radiomobile della Compagnia di Eboli, i malviventi sono stati bloccati nei pressi dello svincolo autostradale A 1. Dopo la perquisizione, all’interno della seconda autovettura, è stata ritrovata l’intera refurtiva, dal valore complessivo di circa mille euro, consistente in vari monili in oro, restituita alla legittima proprietaria.
Condotti presso la caserma di Capaccio Scalo, visti i gravi indizi di colpevolezza e gli elementi a loro carico, sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di rapina impropria in concorso e condotti presso la Casa Circondariale di Salerno Fuorni: BORO Jovanovic, 21enne nato a Torre Annunziata, GIANNI Jovanovic, 31enne nato a Chivasso, DOKO Jakovic, 29enne nato a Zagabria, KALIMERO Radosavjelic, 35enne nato a Osjek. Nello stesso contesto e con la stessa accusa è stato arrestato anche un minore, classe 94, condotto presso il centro di prima accoglienza per i minori di Salerno.
Ma le indagini dei Carabinieri non si sono concluse dopo gli arresti, poiché all’appello mancava un sesto fuggitivo. Dopo attente e lunghe ricerche, infatti, è stato rintracciato in località Borgo Nuovo di Capaccio Scalo J.S., jugoslavo del 1968, che, trascorsa la flagranza di reato, è stato deferito a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria.







