Si è tenuta giovedì mattina, nell’aula consiliare del Comune di Eboli, la conferenza dei sindaci della provincia di Salerno per fare il punto sulla situazione dell’emergenza rifiuti.
Erano presenti l’assessore Massimiliano Casillo del Comune di Battipaglia; il Sindaco di Olevano sul Tusciano, Adriano Ciancio, con l’assessore all’Ambiente, Cosimo Fasulo; l’assessore Fiore Paoletta del Comune di Campagna; l’assessore Gianfranco Cicatelli del Comune di Serre; Francesco Cembalo, Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di Altavilla Silentina; l’architetto Rodolfo Sabelli, delegato del Comune di Capaccio; il Sindaco Martino Melchionda e l’assessore all’Ambiente, ing. Carmine Magliano, per il Comune di Eboli.
“Di fronte all’emergenza che si sta profilando vanno adottate delle immediate soluzioni, anche di natura igienica - dichiara Melchionda - Chi deve organizzare il ciclo dei rifiuti non lo organizza in maniera adeguata; la conseguenza è che i territori che amministriamo vengono massacrati, i bilanci dei nostri comuni devastati. Di fronte a questa situazione vanno prese delle decisioni immediate, anche rispetto all’opinione pubblica".
Queste le proposte emerse dalla conferenza:
1) Mettere in campo una forte azione di protesta che coinvolga tutti i sindaci dei comuni virtuosi della provincia di Salerno che, pur rispettando le leggi, subiscono un’emergenza rifiuti "causata dall’incapacità e dalla non volontà di completare il ciclo di smaltimento da parte degli organi preposti". L'appuntamento è per giovedì 23 giugno, alle 11.00, presso la sede dell’Assessorato Regionale all’Ambiente, in via Alcide De Gasperi, a Napoli: l'obiettivo è incontrare l’assessore Giovanni Romano.
2) Realizzare un’unione delle amministrazioni virtuose per gestire alcuni servizi comuni. "Questo - spiega Melchionda - ci solleverebbe da una quantità di problemi, allentando i vincoli del patto di stabilità, senza toglierci autonomia".
3) Chiedere la modifica della legge sulla provincializzazione dei rifiuti, "una legge scellerata, la cui inutilità è testimoniata dal fatto che funzionano ancora i Consorzi e che il Commissario liquidatore continua ad aprire nuovi rapporti".
4) Chiedere il completamento degli impianti per consentire la chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti.
Secondo l'ing. Magliano, assessore all’Ambiente del Comune di Eboli, “le soluzioni tampone che vengono adottate da chi gestisce l’impiantistica dei rifiuti non soddisfano i sindaci della provincia di Salerno che, pur facendo la raccolta differenziata, che pagano a proprie spese, vengono mortificati dall’inefficienza e dalla poca capacità di coordinamento degli organi preposti.
Le soluzioni adottate in questi giorni fanno prevedere che nei nostri comuni, nei prossimi giorni, si potranno creare accumuli di immondizie. Chiediamo invece il completamento degli impianti avviati e non completati, il che è uno schiaffo all’etica pubblica, perché sono stati investiti soldi pubblici senza che si siano ottenuti dei risultati.
I comuni inoltre dicono NO alla spettacolarizzazione mediatica, che travolge anche le stesse amministrazioni virtuose, come il nostro, che in televisione vengono imputati di non fare la raccolta differenziata: siamo cioè vessati e traditi dalle leggi che pur rispettiamo. I comuni del salernitano dicono NO al messaggio mediatico che tende a farci apparire tutti inadempienti.
Pur di affermare questi diritti, la nostra protesta non si fermerà alla sola manifestazione del 23 giugno, ma proseguirà per impedire che la nostra bella provincia venga invasa dai rifiuti. Non possiamo consentire che l’inefficienza di chi è preposto possa compromettere il paesaggio, l’agricoltura e il turismo, proprio alle porte dell’estate.
L’appello a tutti i sindaci della provincia di Salerno, è quello di partecipare numerosi, in forma ufficiale, con la fascia tricolore, alla protesta del 23 giugno presso l’assessorato regionale all’Ambiente, per far sentire forte la nostra voce”.