Goletta Verde di Legambiente: "Campania in testa alla classifica nazionale per il mare illegale"
Classifica Goletta Verde 2011 Campania - Valanga di cemento che divora la costa, scarichi illegali, mancata depurazione e pesca di frodo. Risultato un mare di guai: 5 reati al giorno, 4 infrazioni per ogni km di costa (mentre la media italiana è di 1,6) per un totale di 1872 infrazioni accertate 2474 persone denunciate o arrestate e 656 sequestri effettuati.
Secondo il dossier Mare Monstrum 2011, realizzato da Legambiente con il contributo delle Capitanerie di Porto, del Corpo forestale, della Guardia di Finanza e del Noe dei Carabinieri, anche nel 2011 la Campania mantiene la testa della classifica del mare illegale con 1.872 reati accertati - più di 5 al giorno - 2.474 denunce e 656 sequestri. In questa regione si concentra il 15,8% dei reati registrati in tutta la penisola, tra abusivismo edilizio sul demanio, mala depurazione e scarichi illegali, pesca di frodo e violazioni al codice della navigazione. Il 34% dei reati regionali sono concentrati nella scarsa depurazione e scarichi fognari dove si contano 648 infrazioni 924 persone denunciate o arrestate e 322 sequestri effettuati. Segue abusivismo edilizio sul demanio dove se ne contano 508 (con 924 tra persone arrestate e denunciate e 322 sequestri) pari al 27% del totale regionale. Ma Mare Monstrum 2011 registra anche tanti segnali positivi, in particolare il lavoro di tante Procure e amministrazioni locali che hanno saputo invertire la tendenza negativa e trovare gli strumenti giusti per contrastare efficacemente i pirati del mare e della costa. A cominciare dal lavoro della sezione ambientale della Procura di Napoli che dal 2007 al 2010 ha visto diminuire i procedimenti giudiziari a carico di soggetti noti da 15.614 a 10.762 e quelli a carico di ignoti dai 33.215 del 2007 agli 8.650 del 2010. Considerando che per buona parte si tratta di procedimenti per abusi edilizi é fin troppo evidente che questo trend positivo debba essere messo in relazione con una ritrovata coerenza e determinazione nel perseguire gli abusivi.
CriticitĂ sul fronte degli scarichi e del mare inquinato ma anche una vera e propria emergenza sul fronte della pesca di frodo, o meglio illegale. Un fenomeno tanto diffuso nei nostri mari, quanto difficile da contrastare per le forze di polizie, costrette a misurarsi giorno dopo giorno con bande ben agguerrite, dotate tecnologicamente e mai dome al rispetto della legge. I lauti guadagni, ottenuti a scapito dei pescatori onesti, fanno sì che in questo campo il gioco vale sempre la candela. Sono stati 395 infrazioni accertate per pesca di frodo, con 353 persone denunciate o arrestate. E la Campania è anche leader per il pesce sequestrato con 100.311 kg di pesce sequestrato in maggior parte riguarda tonno rosso e datteri.
«Una Campania a doppia immagine- commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- da un lato quella deturpata da cemento illegale sulle coste e inquinata dalla scarsa depurazione che rappresentano dunque quei fardelli di illegalitĂ che è difficile scrollarsi di dosso- dall'altra quella virtuosa rappresentata dalle localitĂ premiate dalla Vele della Guida blu e dalla Campania virtuosa che punta su innovazione, bellezza e sostenibilitĂ che devono fare da traino, deve contaminare quelle amministrazioni centrali e locali che ancora puntano su scellerate politiche di cementificazione e ancora tracheggiano sul fronte della pianificare ed ottimizzazione del ciclo delle acque. Oggi il turismo sostenibile, la promozione dei parchi e delle riserve marine- conclude il presidente regionale- rappresentano il valore aggiunto per il futuro economico, culturale e sostenibile della nostra regione."







