“Individuazione di piante arboree di interesse paesaggistico ambientale”, un interessante progetto per il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni
di Marisa Russo | BlogPREVISTO ANCHE UN RICHIAMO DI TURISMO ALTERNATIVO SUGGESTIVO CON PERCORSI TEMATICI TRA IL VERDE
Il professore Francesco Ferrini delll’Università di Firenze - dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali, del Suolo e dell’Ambiente Agroforestale, (DiPSA), ideatore del Progetto “INDIVIDUAZIONE DI PIANTE ARBOREE DI INTERESSE PAESAGGISTICO AMBIENTALE”, sottolinea che “Numerosi autori hanno, più o meno recentemente, sottolineato la multifunzionalità delle aree naturali nel nostro Paese dove, da sempre, alberi e arbusti hanno rappresentato un’importante risorsa in grado di fornire rifugio, sostegno alimentare, materia prima da utilizzare per le costruzioni, fonte energetica, ecc. Oltre alla funzione produttiva, le piante, soprattutto quelle legnose, sono in grado di fornire servizi non facilmente monetizzabili, quali la difesa idrogeologica, la conservazione della biodiversità e la funzione turistico-ricreativa”. Questo progetto quindi evidenzia l’importanza di questi elementi vitali, ma li avvolge inoltre in un alone storico-leggendario che ne esalta il fascino, rendendoli mete di percorsi tematici suggestivi. Previste quindi l’individuazione e la selezione di piante arboree di tale interesse ambientale paesaggistico. Per il lavoro il DiPSA si è avvalso della collaborazione della Cooperativa Demetra e del dottore Pietro Filippo De Luca per i rilievi in loco..De Luca, quale suggestiva figura di agronomo pellegrino, con acuto sguardo d’osservatore di piante, munito di mezzi di misurazione e fotografici, con telecamera, ad ogni segnalazione giunge, misura, riprende, interroga. Se la località, la storia, la leggenda avvolgono la vita arborea del fascino cercato, De Luca si illumina del suo comunicativo sorriso.
Esemplari arborei autoctoni o naturalizzati, geneticamente adatti a vivere in un dato ambiente, possono aver raggiunto dimensioni e/o età talmente importanti da divenire veri e propri elementi distintivi del paesaggio. L’individuazione, la classificazione e la descrizione di questi individui o popolamenti di individui di interesse paesaggistico, insieme alla creazione di percorsi e materiale informativo che li rendano accessibili, mira ad innescare processi di arricchimento culturale e sensibilizzazione verso la natura nei fruitori e visitatori del territorio. Queste funzioni turistico-ricreative-culturali, con l’aumentare del benessere collettivo, hanno assunto rilevanza sempre maggiore arrivando, in alcuni casi, ad avere importanza prioritaria rispetto alla produzione legnosa o di prodotti secondari. In questo scenario la crescente richiesta di turismo ambientale nel territorio rappresenta una concreta possibilità di sviluppo eco-compatibile legata alla valorizzazione delle risorse agricole e forestali che, di riflesso, favoriscono la presenza di opportunità economiche, sociali, culturali, di servizi, ecc..
L’individuazione di esemplari sulla base non solo di parametri quantitativi (diametro, altezza, età), ma anche qualitativi (specie, localizzazione, stato fitosanitario, stabilità strutturale, eventi storici, o leggende ad essi legati), permettono la catalogazione del bene non solo da tutelare, ma da evidenziare con suggestivi richiami.
Per incrementare la valenza turistico-culturale, il progetto si propone, inoltre, di individuare e tracciare percorsi tematici fruibili anche da parte di utenze diversificate (bambini delle scuole, anziani, diversamente abili, appassionati).
Si è proceduto a raccogliere tutte le segnalazioni che pervengono dal territorio, per poi procedere ad una cernita delle stesse. La selezione viene effettuata, laddove non siano evidenti particolari valori di tipo paesaggistico, storico, culturale, architettonico ecc., ma gli alberi scelti rappresenteranno tutti, quali sculture viventi della Madre Natura, testimoni di storia, sino a condurre nel volo nel surreale fantastico!
Relativamente ai risultati è da sottolineare che, per quanto riguarda l’ulivo Pisciottano, sono stati individuati gruppi monumentali nel Comune di Ascea, un primo gruppo di proprietà privata presso la Fondazione Alario (frazione Ascea Marina) già coinvolta in passato in progetti di valorizzazione della cultivar; un secondo gruppo in località Spirito Santo, proprietario il Comune di Ascea, anch’esso già impegnato in passato alla giusta valorizzazione degli esemplari di cui dispone. Altro gruppo monumentale di interesse è stato individuato nel Comune di Pisciotta, frazione Pisciotta Marina dove ha sede l’associazione senza fini di lucro “A piede libero” che è impegnata nella realizzazione di un progetto definito “Sentiero dei Giganti”. Recentemente è stato segnalato e visitato un ulivo antico di forma suggestiva, battezzato dai proprietari “BASILEUS: IL PRINCIPE DELLA PACE” nel Comune di Castellabate, in zona molto panoramica, al quale si accede anche dalla Via dei Monaci Basiliani, in località storica di particolare fascino. Per quanto riguarda le altre specie, sono stati individuati esemplari di diverse specie autoctone e naturalizzare fra le quali castagno (Castanea sativa), abete bianco (Abies alba), carrubo (Ceratonia siliqua), albero di giuda (Cercis siliquastrum) e tiglio (Tilia cordata).
Allo stato attuale sono stati individuati quasi 50 esemplari le cui schede descrittive complete saranno inserite nel database in costruzione.

Immaginiamo intorno ad essi feste agrarie, riti diversificati, installazioni che richiamino il loro significato simbolico, in una Natura animata che accoglie in un Parco che finalmente trova un aspetto importante della sua identità essenziale, dove l’essere umano ritrova l’inserimento tra le altre vite in vibrazioni armoniose.
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