Indagine sulla stampa campana: Oltre metà degli articoli è scritta da giornalisti precari - GRAFICI, PDF
Ieri mattina, a Napoli, presso la libreiria Evaluna, in una sala gremita, si è tenuta l’assemblea pubblica indetta dal Coordinamento giornalisti precari della Campania dal titolo: “Senza i precari il tuo giornale sarebbe vuoto”.
Il Cgpc ha presentato i dati di uno studio effettuato dal 13 al 27 giugno sui tre principali quotidiani regionali (Mattino, Corrmezz e Repubblica). Dal dossier si nota che circa il 72% di giornalisti, che hanno firmato pezzi in questo lasso di tempo, rientra nel variegato universo dei collaboratori (157 firme), il 24% fa parte della redazione (53 firme), mentre il 5% di giornalisti che firmano gli articoli sono in pensione (10 firme). Un dato confermato analizzando il numero di articoli firmati dai giornalisti nel periodo in esame, circa il 52%, circa porta la firma di collaboratori esterni o precari (500 articoli); il 43% circa è scritto dai redattori ordinari (420 articoli); il restante 5% dai pensionati. In tutti e tre i quotidiani analizzati, i primi due collaboratori precari hanno scritto più di qualsiasi redattore interno.
All’assemblea sono intervenuti il presidente di Odg Campania, Ottavio Lucarelli, e i consiglieri Fnsi Annamaria Chiariello (Unione cronisti) e Gianni Russo. Fnsi e Odg, insieme al Cgpc, hanno ribadito il loro "No" al presunto accordo Assostampa-Regione sull’apprendistato per i giornalisti. «Al momento non c’è traccia del testo dell'accordo quadro - affermano i portavoce del Coordinamento - Partendo dall'unico documento in nostro possesso (il generico decreto dirigenziale sull'apprendistato professionalizzante, che ha come obiettivo vincolante la formazione di apprendisti) chiediamo che sia chiarito a quale modalità di lavoro possa dare inizio, quali siano i destinatari (giornalisti? praticanti? collaboratori?) e, soprattutto, come si intende utilizzare la cifra indicata (5mila euro a lavoratore). Dal momento che l'accordo non sembra prevedere una stabilizzazione futura degli "apprendisti", è difficile parlare di strumento di lotta al precariato, specie in assenza di ulteriori chiarimenti dell'Assostampa sui contenuti dell'accordo quadro».
Dai consiglieri nazionali della Fnsi, Chiariello e Russo, sono arrivate proposte su un possibile sciopero a favore dei collaboratori precari, idea lanciata lo scorso 28 marzo dal Cgpc: «Si potrebbe pensare - ha detto Chiariello - a una giornata in cui devolvere le ore per finanziare progetti dei colleghi precari». Dal canto suo Ottavio Lucarelli ha smentito qualsiasi ipotesi di apertura di un terzo Master ad Avellino, iniziativa contrastata dal Cgpc nelle scorse settimane. Per l’occasione Lucarelli ha ufficialmente invitato il Coordinamento agli Stati generali dell’editoria in Campania che si terranno il 12 settembre a Napoli.
Intanto il Cpgc partecipa alla festa nazionale del movimento “Giovani non + disposti a tutto” e ha annunciato l’apertura delle attività nel bene confiscato dei Quartieri spagnoli entro il mese di settembre.
Dati e grafici situazione odierna:
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