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Stella Cilento (fraz. San Giovanni) - Il Cilento e Napoli uniti in un inno all'amore tra musica e canto

📅 venerdì 19 agosto 2011 · 📰 Spettacoli-EventiCilento

leo saludecio
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

Sabato 20 Agosto ore 21,30 per una fresca serata fuori dal caos

L’appuntamento lontano dal caos, per una serata fresca in questi giorni di forte caldo, tra argentei ulivi e romantici sentieri, è sulla verde collina del Comune di Stella Cilento, già dal nome accattivante, nella frazione San Giovanni, a 504 metri sul livello del mare, facilmente raggiungibile da Agropoli, da Acciaroli, o da Castellabate. San Giovanni, il cui nome ci ricorda leggende e riti d’amore. Citiamo la frase “Perdere la testa”, adoperata comunemente per dire che qualcuno si è fortemente innamorato, ricorda la decapitazione del Santo, ed indica in realtà l’innamoramento come la perdita di una vita inconsapevole, per una vita esaltata dall’amore! Questo suggestivo Comune, ai piedi dell’omonimo Monte dai riti interessanti, occhio del Cilento, prende tale nome dal 1871, chiamandosi prima “Porcili”, nome sostituito perchè, pur avendo origine greca (di fronte al signore), ricordava un epiteto poco gratificante. Sabato 20 Agosto alle ore 21,30 uno spettacolo del Maestro Leonardo Russo, dalla calda voce, unirà i locali cilentani con i tanti villeggianti del napoletano, attraverso un iter di canzoni classiche napoletane ed altre cilentane, in un inno all’amore nei suoi vari aspetti, con qualche richiamo alla storia locale, come per la canzone sul brigantaggio cilentano “I FRATELLI CAPOZZOLI”, composta dal Maestro Russo. Si accompagnerà con la sua dolce chitarra, che rappresenterà, nella sua forma sinuosa, le due sirene, Partenope di Napoli e la cilentana Leucosia.

Aprirà la serata “Silenzio Cantatore”, omaggio anche al luogo cilentano di quiete riposante, per procedere con “Voce e notte”, inno alle ore serali,, intercalate dal canto cilentano di “MO SERA TENGO VOGLIA RE CANTARE”. Seguiranno dolci serenate e canzoni dai ritmi allegri. Non mancherà il divertito richiamo dello sfortunato cilentano che non trova la compagnia femminile, perché è brutto come uno “SCARRAFONE”.

Si contrappone invece la canzone che richiama ad un fantasioso spogliarello, “LA CAMMESELLA”, in un iter di amore romantico, felice o sofferto, e di amore erotico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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