MURALES: ABBANDONATO IL PROGETTO COORDINATO “ L’IDENTITA’ DEL LUOGO”
di Marisa Russo | BlogPIANO VETRALE (ORRIA) - Da Omignano, percorsa la romantica strada tra il verde, si giunge alla piccola frazione di Orria, a Piano Vetrale, il paese dei Murales.
Gente accogliente, gentile ed ospitale, paese natio dell’artista Paolo de Matteis, allievo di Luca Giordano, che tante opere lasciò fuori del suo paese e che tanta maggiore rinomanza avrebbe potuto avere, se il suo difficile carattere non lo avesse molto condizionato.
In una cappelletta, quasi richiamo alla sacralità anche dell’Arte, esposte riproduzione di opere del de Matteis, iniziativa valida ed interessante! In omaggio a tale nascita, la Pro Loco a lui intitolata, da trentuno anni, organizza manifestazioni di Murales, dipinti alle mura tra la gente. Per molti anni è stato portato avanti, dall’Associazione Arperc Arte Per Comunicare, un progetto coordinato sull’identità del luogo, mantenendo quello che è l’antico senso di tali dipinti, linguaggio della popolazione.
Allora gli artisti, coordinati e seguiti dal Direttore Artistico, si facevano interpreti dei ricordi, delle emozioni, della storia e delle tradizioni locali, ricercandole in scritti e nella tradizione orale, quindi trasformavano tutto con segni e colori, con il linguaggio artistico semplice ma professionale, figurativo e simbolico, in immagini realizzate per strada tra la popolazione.
Spesso i dipinti riuscivano a coinvolgere, simbolicamente e con effetto architettonico, gli elementi dell’edificio. Seguiti dal Direttore Artistico, che selezionava anche i bozzetti degli artisti, i Murales si concludevano con frasi che sintetizzavano il messaggio anche a parole.
Vivere o venire a Piano, camminare in quella strada panoramica, tra quei dipinti, osservandoli ed anche leggendo, è tuffarsi nella realtà del luogo, sentire “voci” silenziose di sempre, carpirne il Genius Loci in un filo conduttore al di là del tempo. Tra il dipinto del carro del fuoco del Santo onorato nel luogo, Santo Elia, o quello che richiama al miracolo anni fa verificatosi, o tra altre immagini che ricordano la vita nelle campagne, sembra penetrare in pagine della vita locale, appaiono la mungitura, la raccolta delle castagne, quella delle ulive, la vendemmia, non manca il personaggio della “ceneraria”, che raccoglieva dalle case la cenere per fare il sapone.
Continuando il cammino ecco apparire il cavaliere ricordato nel luogo, o i cavalli che il maniscalco ferrava, per cui Piano era tappa obbligata!! Ancora prendono vita storie di brigantaggio, richiami sulla tofa, riti magici del luogo e così di seguito.
Quest’anno invece gli artisti invitati hanno avuto cinque tematiche tra cui scegliere quella del proprio murale, quattro avulse dal territorio, 1) l’Olocausto (affrontata dal gruppo elektrodomestikforce) 2)l’Unità d’Italia (tematica realizzata da Maddalena Cilione con un Garibaldi a cavallo) 3)la Musica ( attuata con un pentagramma da Rosanna Di Marino 4)il Fumetto (nel quale l’artista Mauro Trotta, già preparato dalle precedenti esperienze, è riuscito ad inserire un richiamo al paese!) 5) “I moti cilentani”, senza conoscerli nessuno naturalmente l’ha scelta!
Il locale pittore Tony Inverso ha scelto un’ espressione cosmica tra sole e luna. Forse la Pro Loco è stata condizionata, ai suoi esponenti non è restato che accettare la proposta e mettersi a disposizione per tutte le incombenze da sostenere praticamente, senza persone con preparazioni specifiche che potessero difendere l’”Identità del luogo”!!!
Marisa Russo
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