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1° settembre: VI Giornata per la salvaguardia del creato

paradiso terrestre Brueghel
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giovedì 1 settembre 2011
CilentoNotizie su GNews

“In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza”

“l’ospitalità diventa la misura concreta dello sviluppo umano”.

Importanti i concetti espressi nel Messaggio della CEI, per tutto il creato, in particolare da ribadire e recepire in questo territorio Parco Nazionale. Il richiamo al valore dell’ospitalità, essenziale per il valore morale nei fenomeni dell’emigrazione, diviene anche spunto per considerare come essa sia alla base di uno sviluppo anche economico se applicato anche all’accoglienza dei turisti per una migliore qualità del turismo “Ritrovare le radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che rispecchi il cielo e prolunghi l’opera della creazione”: è questo l'appello contenuto nel Messaggio della CEI dal titolo “In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza” per la VI Giornata per la salvaguardia del creato, che si celebra il 1° settembre.

Con questo spirito di apertura agli altri uomini, “l’ospitalità diventa la misura concreta dello sviluppo umano”.

Nel secondo capitolo del messaggio, i presuli italiani evidenziano quindi un aspetto che riguarda le migrazioni internazionali cioè la “questione ambientale”. Le migrazioni sono infatti spesso legate ai fenomeni di “degrado dell’ambiente” che rendono invivibili le terre di provenienza. “In questo processo – scrivono – gioca un ruolo non trascurabile il mutamento del clima, che attraverso la variazione repentina e non sempre prevedibile delle sue fasce, rischia di intaccare l’abitabilità di intere aree del pianeta e di incrementare, di conseguenza, i flussi migratori”.

I Vescovi esortano infine ad “educare all’accoglienza”,

Nel messaggio lanciato per la Giornata per la salvaguardia del creato che anche il Patriarcato ecumenico celebra il 1° settembre, in coincidenza con l’inizio del loro anno liturgico, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I scrive: “Non possiamo rimanere in silenzio di fronte al fatto che l’uomo non onora più, come deve, questo dono di Dio e che distrugge l’ambiente per avidità o peggio ancora per fini puramente egoistici”.

“L’uomo – prosegue – ha la possibilità di sfruttare la natura per il suo bene, ma fino a certi limiti. Il superamento però di questi limiti è purtroppo una caratteristica di questi due ultimi secoli di storia del genere umano. Questo fenomeno distrugge l’armonia dei sistemi naturali dell’ambiente, conduce ad una saturazione e ad una necrosi del creato e dell’uomo stesso il quale sopravvive all’interno di un ecosistema il cui equilibrio è stato irrimediabilmente distrutto”.


Paradiso terrestre di Brueghel

Parole che evidenziano come anche la Chiesa negli ultimi tempi richiama con decisione all’attenzione all’Ambiente. Il messaggio dei Vescovi italiani si chiude con chiare e forti parole, con l’esortazione a cooperare, anche sul piano dei rapporti ecumenici, “perché le risorse ambientali siano preservate dallo spreco, dall’inquinamento, dalla mercificazione e dall’appropriazione da parte di pochi”. Marisa Russo

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