COMUNICARE CON LA MUSICA - Uto Ughi in concerto nei Templi di Paestum mercoledì 7 settembre
di Marisa Russo | BlogSentir dire da giovani che si mostravano appassionati di musica, in occasione del prossimo Concerto che terrà nei Templi di Paestum mercoledì 7 settembre, che Uto Ughi è un musicista straniero, spinge a scrivere qualcosa di questo grande Maestro, violinista e direttore d’orchestra ITALIANO, nato a Busto Arsizio, provincia di Varese, il cui nome autentico è Diodato Emilio Ughi.
Significativa ed interessante iniziativa è stata quella dell'aprile del 2002, di dargli la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni. E’ stato così sottolineato innanzitutto che la musica, in particolare a certi livelli, è comunicazione emotiva di grande valenza. Inoltre Uto Ughi è un protagonista anche nell'organizzazione culturale: ha fondato e conduce diversi festival, manifestazioni e rassegne musicali italiane: "Omaggio a Venezia", finalizzato alla raccolta di fondi per il restauro dei monumenti della città, "Omaggio a Roma" (1999-2002), per la diffusione del patrimonio musicale. Dal 2003 gli ideali di tali eventi sono stati ripresi nel festival "Uto Ughi per Roma", del quale Uto Ughi è fondatore e direttore artistico. Da ricordare anche l'istituzione, con Bruno Tosi, del premio "Una vita per la Musica".
Il padre, avvocato triestino appassionato di musica, ebbe certamente un ruolo, facendogli ascoltare della buona musica ed appassionandolo ad essa. Uto Ughi iniziò da piccolo, a cinque o sei anni, lo studio della musica e l'apprendimento delle tecniche violinistiche presso la scuola di musica Giovanni Battista Pergolesi a Varese, con la guida del maestro Ariodante Coggi. A soli sette anni debuttò al Teatro Lirico di Milano, imponendosi subito all'attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento. Già a dodici anni veniva considerato un artista tecnicamente ed espressivamente maturo. È considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana ed è fra i massimi interpreti contemporanei. Ascoltarlo a Paestum, con ingresso gratuito, per il Progetto “Le pietre raccontano”, che ha la Provincia di Salerno come Ente capofila, è un’occasione eccezionale per essere condotti in intense emozioni al di là di ogni contingenza. La sua bravura tecnica si interseca con le sue interpretazioni, le sue vibrazioni con quelle dello strumento o con l’intera orchestra, indimenticabile in tanti concerti saprà ancora trasportarci in volo. Forse non è nemmeno casuale la giornata scelta, il sette settembre, che ribadisce la magia del numero sette, sette come anche le note che possono condurre in un oltre.
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