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10-17 Ottobre Settimana contro la Violenza - Un Nobel A tre donne PER LA LORO LOTTA NON VIOLENTA PER LA PACE

📅 lunedì 10 ottobre 2011 · 📰 CulturaSalerno

ellen johnson sirleaf
Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

RICHIAMO ALL’IMPORTANZA DELLE DONNE

E DELL’IMPEGNO ANCHE IN ETA’ MATURA

Il Nobel per la Pace 2011 è stato assegnato venerdì 7 ottobre a tre donne africane, delle quali due provenienti dall'Africa subsahariana e la terza dalla penisola arabica. Una delle quali, la presidentessa uscente della Liberia, Ellen Johnson-Sirleaf, sta per compiere settantatre anni ed è pronta per il suo secondo mandato. Infatti questo martedì, 11 ottobre, quando il Paese si reca alle urne per il primo turno delle presidenziali, la Sirleaf cercherà un secondo mandato con il seguente, eloquente slogan: "Quando l'aereo non è ancora atterrato, non cambiare pilota".

La sua forza è accresciuta negli anni, reagendo, accanto ad un marito che la maltrattava, con grande impegno. Le altre due donne alle quali è stato assegnato il Nobel sono la sua connazionale trentanovenne Leymah Gbowee e la trentaduenne yemenita Tawakkul Karman.

I cinque membri del comitato norvegese hanno voluto premiare le tre donne "per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace", come riferito dalla BBC (7 ottobre). "Non possiamo raggiungere la democrazia e una forma di pace duratura nel mondo se le donne non possono ottenere le stesse opportunità degli uomini nell'influenzare lo sviluppo della società a tutti i suoi livelli", ha dichiarato il presidente del comitato, l'ex Primo Ministro laburista ed attuale segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland. Nella sua motivazione, il comitato ha espresso la speranza che il premio possa aiutare a "porre fine alla repressione delle donne che ancora esiste in molti Paesi e a realizzare il grande potenziale che le donne possono rappresentare per la democrazia e la pace".

La più conosciuta delle tre "donne coraggio" è la Johnson-Sirleaf, che il 29 ottobre prossimo compirà 73 anni. Soprannominata per la sua determinazione la "Iron lady", cioè la "Signora di ferro", la Sirleaf è diventata nel novembre del 2005 la prima donna eletta a suffragio universale a guidare un Paese africano, quando nel turno di ballottaggio delle presidenziali ha battuto il popolarissimo ex calciatore George Weah.

Per l'elettorato liberiano, la Sirleaf presentava le migliori credenziali per rilanciare il martoriato Paese dell'Africa occidentale dopo l'incubo delle guerre civili, che dal 1989 al 2003 hanno causato oltre 250.000 vittime e circa mezzo milione di sfollati. Ha studiato negli Stati Uniti, dove nel 1971 ha preso un master in Pubblica amministrazione presso l'Università di Harvard, ha una ricca esperienza, sia nazionale che internazionale, che, dopo la sua vittoria elettorale, l’ha favorita nei rapporti con l'estero. Ministro delle Finanze sotto il Presidente William Tolbert, rovesciato nel 1980, dal 1992 al 1997 è stata direttrice dell'ufficio regionale per l'Africa del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. La Sirleaf ha rilanciato l'economia locale ed ha lottato contro la corruzione nel suo mandato che sta per scadere. Considerata una vera e propria "salvatrice" dalla sua gente, detta Mamma Ellen, ha raggiunto vari successi, fra cui un condono di una parte importante del debito internazionale liberiano e la rinegoziazione di alcuni contratti svantaggiosi con compagnie multinazionali.

L'assegnazione del Nobel a tre donne non è stata casuale, ma ha voluto sottolineare l’importanza delle donne per la pace. "Con questa decisione, il comitato norvegese per il Nobel manda un messaggio chiaro: le donne contano per la pace. E' una testimonianza della forza dello spirito umano e sottolinea un principio fondamentale della Carta delle Nazioni Unite: il ruolo fondamentale delle donne nella promozione della pace e della sicurezza, dello sviluppo e dei diritti umani", si legge in un comunicato del segretario generale ONU, Ban Ki-moon.

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