Pagani: Acquisti con carta di credito del Comune, la Cassazione annulla condanna ad Alberico Gambino
L'ex sindaco di Pagani era stato condannato a un anno
e sei mesi. Per la corte non è chiaro lo scopo delle spese
La Cassazione ha annullato la condanna a un anno e sei mesi di reclusione, per peculato, nei confronti di Alberico Gambino, già sindaco di Pagani, e consigliere regionale del Pdl, agli arresti domiciliari nell’ambito di una successiva inchiesta sul voto di scambio.
La Suprema Corte ha disposto un nuovo processo per le spese sostenute da Gambino e da lui pagate con la carta di credito istituzionale del Comune.
Secondo i supremi giudici, la Corte di Appello di Salerno che ha confermato la condanna di primo grado il 26 febbraio 2010, ha sbagliato a giudicare colpevole Gambino ritenendo una prova negativa la circostanza che avesse fornito solo in un secondo momento, al Comune, i giustificativi delle spese.
Ora sarà la Corte d’Appello di Napoli a chiarire se le spese saldate con la “Visa” del Comune sono state fatte per fini personali o istituzionali. La Cassazione ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Franco Coppi e Michele Tedesco secondo i quali non importa se i giustificativi sono forniti in ritardo, quel che conta e, rimane da appurare, è se la spesa sostenuta “dimostri in modo trasparente e chiaro la realizzazione di uno scopo pubblico e non la canalizzazione del denaro ad un fine personale”.







