Economia del mare: Lazio e Campania Leader del Mediterraneo
          Fare sistema per dare più forza a quella larga fetta di economia che ruota intorno alla risorsa mare e che, nella provincia di Salerno, rappresenta una fetta di ricchezza importante. L’iniziativa è delle Camere di Commercio della Campania e del Lazio (Salerno, Napoli, Caserta, Latina, Roma e Viterbo), cui recentemente si è aggiunto anche l’Ente camerale di Grosseto a testimonianza della giustezza dell’intuizione. Si tratta delle province che si affacciano sul mare e i cui rappresentanti hanno sottoscritto un  protocollo di intesa per lo sviluppo sinergico dell’economia del mare e organizzato una tavola rotonda, tenutasi a Roma e significativamente intitolata: “Economia del mare: Lazio e Campania leader nel Mediterraneo”. 
L’incontro ha fornito l’occasione per avviare un primo programma di lavoro congiunto e per dare immediata operatività al protocollo di intesa. Sono stati costituiti due tavoli di coordinamento, uno politico-strategico formato dai presidenti delle Camere di Commercio e l’altro tecnico-scientifico composto da esperti di valenza nazionale e coordinato dai rispettivi segretari generali. Attraverso l’istituzione di un fondo comune per l’economia del mare, si procederà inoltre alla costituzione di un centro studi finalizzato alla valorizzazione e alla progettazione delle iniziative stabilite in fase strategica. Tra queste: la creazione di un progetto di rete tra fiere esistenti, una strategia congiunta di internazionalizzazione, un progetto di rete sull’economia del mare. 
Prevista inoltre l’attivazione di politiche volte a favorire progetti di integrazione interregionale sulla logistica e trasporti, sulla portualità, sulla formazione, sulla ricerca e l’innovazione, sulla pesca, sulla cantieristica navale, sul turismo nautico, sul crocieristico e su tutti gli altri settori che contribuiscono alla creazione del sistema legato all’economia del mare. Fa parte dell’intesa anche  il sostegno a iniziative di integrazione tra i settori direttamente interessati all’economia del mare e quelli legati alla valorizzazione delle produzioni tipiche, dell’artigianato, dell’agroalimentare, del patrimonio culturale, storico e architettonico, rendendo il mare il terminale di una più ampia strategia di marketing territoriale. Partendo dalla radice storica della “Regio prima di Latium et Campania”, prima regione disegnata dall’Imperatore Augusto oltre 2000 anni fa, le imprese di Lazio e Campania hanno scelto di progettare insieme il futuro di un settore strategico per l’economia nazionale, condividendo risorse, idee, progetti e competenze. Per quanto riguarda il territorio salernitano l’economia del mare in senso stretto coinvolge una sensibile quantità di imprese è rappresenta una quota importante di ricchezza. Tanto per citare alcuni numeri, sono 95 le aziende impegnate nel settore della pesca e dell’acquacoltura, mentre nel settore della cantieristica sono 121 le imprese che si occupano di costruzione di imbarcazioni e 21 di riparazione e manutenzione. 
Nell’ambito della portualità, 33 sono le aziende impegnate nel trasporto marittimo di merci e passeggeri, 85 quelle che si occupano di servizi legati al trasporto marittimo, 166 operano nel settore della movimentazione merci  e 105 nel supporto alle attività di trasporto via mare. Va poi considerata l’economia turistica che, in provincia di Salerno, ruota in buona parte intorno alle strutture ubicate sulla costa. In tutto il nostro territorio sono 5905 le imprese turistiche censite, mentre il valore aggiunto del turismo è il più alto di tutte le province campane aggirandosi intorno al 4,5% rispetto al 3,7% della media regionale.
        






