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A VIBONATI UN PUGNO NELL’OCCHIO DEL PAESAGGIO

📅 giovedì 1 dicembre 2011 · 📰 AmbienteCilento

parcheggio vibonati ambiente 01
Credits Foto OpEd

Vibonati paesino medioevale sorto su una collina, dalle chiese, case, palazzi, portali antichi. Una cartolina del Cilento, un lustro del paesaggio se non avesse un occhio pesto, visibile da lontano e che stona sensibilmente con la cinta di case in pietra locale che nulla hanno a che spartire con il cemento armato del posteggio auto a due piani costruito alla loro base.

Appunto un grande posteggio a due piani, nato nel 2003 per risolvere la “fame” di posti auto che altrimenti venivano parcheggiate chissà dove, ma specialmente sulla strada provinciale. In verità molte vengono ancora parcheggiate dove non si dovrebbe, ostacolando lo scorrimento, già difficile dei mezzi.

Se chiediamo alla gente che ne pensa di questo posteggio, la maggior parte risponde che era necessario seppur brutto a vedersi, altri che si poteva far meglio, rivestendolo di pietra locale (ma erano finiti o sprecati i soldi), una sparuta minoranza risponde: abbattiamolo!

vibonati senza parcheggio
Vibonati senza mega parcheggio



Comunque sia, sembra passata in parte la smania dello sviluppo a tutti i costi: si pensa sempre di più alla necessità di vivere meglio con un buon cibo, con il biologico, con l’aria l’acqua e la terra pulite, e senza pugni negl’occhi.

E’ per questo che l’amministrazione attuale sta pensando di dare una soluzione al problema, conciliando possibilmente la indubbia utilità del seppur orribile manufatto con la necessità di tutelare il paesaggio.

E sì perché il paesaggio rappresenta “la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche ed etniche ed imprescindibile da chi l’osserva e dal modo in cui viene percepito e vissuto.”

Qualcuno disse anche che difendere il territorio è conservare né più né meno una civiltà. D’altra parte il paesaggio è tutelato dalla Costituzione italiana: ”art.9- La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. E pure la Convenzione europea sul Paesaggio del 2000 proclama la sua protezione e salvaguardia.

Ben venga dunque una soluzione del problema da parte della amministrazione comunale che avanza alcune possibilità quali rivestire con rampicanti , con pietra locale o infine con affreschi l’orribile sfregio al paesaggio.

Sarebbe bene comunque, a parer nostro, sottoporre alla popolazione con semplice referendum la soluzione preferita.

Paolo Abbate

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