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Qualità dell'agroalimentare: il Cilento primo in Campania

📅 05/01/2007 · 📰 AvvisiSalerno

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Salerno è dodicesima tra le province italiane per qualità di prodotti tipici. E'quanto emerge da uno studio della fondazione Qualivita che ha presentato l' Atlante dei 155 prodotti agroalimentari italiani Dop (Denominazione d'origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita).

di Caterina La Bella

L'agroalimentare italiano è leader in Europa per il numero di denominazioni d'origine Dop-Igp. Tricolori sono 155 prodotti su un totale europeo di 726, 105 denominazioni d'origine protetta, 50 indicazioni geografiche protette.

La provincia di Salerno si piazza al dodiceesimo posto tra le province italiane per numero e qualità di prodotti tipici, prima in Campania. Un buon risultato considerando che la debacle del sud Italia. Il paniere dei prodotti agroalimentari italiani a denominazione d'origine risulta piuttosto eterogeneo, infatti, ai soli formaggi e salumi è riconducibile oltre il 95 per cento di entrambi i valori stimati (consumo e produzione) e anche se si considerano i prodotti singolarmente, l'incidenza resta la stessa, i primi 15 prodotti Dop e Igp, per dimensione economica, coprono il 93 per cento del fatturato complessivo.

Delle 155 denominazioni tutelate, di cui il 18 per cento del totale della produzione è destinato ai mercati esteri, 25 possono essere prodotte in Emilia Romagna.

Le altre regioni con le maggiori opportunità di produzione certificata sono il Veneto, con 21 denominazioni, la Lombardia (20) e la Toscana (19).

Grandi assenti dalla classifica, le regioni del Sud Italia che compaiono solo nella graduatoria delle province, con Caserta e, appunto, Salerno che si piazza al 12° posto: la classifica Qualivita delle province italiane è stata stilata incrociando gli indicatori delle quantità certificate e dei fatturati, in relazione alla superficie dell'area geografica e alle aziende presenti.

Quanto ai prodotti, tra i 155 con marchio classificati nell'atlante, a fare la parte del leone sono i formaggi e i salumi. Tra i primi spiccano per quantità di prodotto e di produttori l'Asiago dop, la Fontina dop, il Grana Padano dop, la Mozzarella di bufala campana dop, prodotti a denominazione d'origine rappresentano un patrimonio di 9,3 miliardi di euro di valore al consumo e di 4,8 miliardi di euro di valore alla produzione.

Guardando alle categorie merceologiche, ci sono al primo posto ortofrutticoli e cereali, con 45 riconoscimenti, dei quali 9 Dop e 36 Igp, segue l'olio extravergine d'oliva con 36 Dop e una Igp, poi i formaggi e i caseari, con 33 Dop, le carni (salumi e carni frasche) con 20 Dop e 10 Igp.

Tra le Dop salernitane riconosciute dalla Ue, il Fico bianco del Cilento, l'Olio extravergine di oliva Cilento, l'Olio extravergine di oliva Colline Salernitane e il Pomodoro S. Marzano dell'Agro Sarnese-nocerino e, in fase di istruttori, la Soppressata del Vallo di Diano e la Castagna di Acerno.

Tra i prodotti Igp, il Carciofo di Paestum, il Limone Costa d'Amalfi, la Nocciola di Giffoni e il Marrone di Roccadaspide.

Fonte: denaro.it

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