A Castellabate un convegno sul midollo osseo
Scienziati di livello internazionale sono chiamati a raccolta dall’Asl Salerno 3 per il convegno “Midollo osseo: clinica e laboratorio”, che si terrà mercoledì 28 maggio a partire dalle ore 9 nei saloni di Villa Matarazzo a S. Maria di Castellabate. Tra i nomi di spicco figurano quelli dei prof Bagicalupo di Genova, Zini di Roma, Farzati e Del Vecchio di Napoli.
È previsto anche un confronto sulle tematiche organizzative con l’intervento delle associazioni di volontariato. L’importante evento, organizzato dall’Asl Sa 3 con il patrocinio del Comune di Castellabate guidato dal sindaco Costabile Maurano, assume particolare rilevanza anche in relazione al fatto che presso il servizio trasfusionale dell’Asl Sa 3 di Vallo della Lucania, diretto dal dott. Alberto catalano, è attivo l’unico centro di tipizzazione dell’intera provincia di Salerno. E, in meno di un anno di attività, grazie all’impegno entusiasta della responsabile dott.ssa Langella e alla sensibilità della popolazione, ha tipizzato e inserito nel registro nazionale un numero di donatori veramente significativo. Il meeting di alto interesse sociale e scientifico si svolge anche grazie all’entusiasmo del suo promotore, dott. Giovanni Grande, direttore del laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Sapri, che ha ideato e attuato l’iniziativa. La donazione di midollo osseo è un atto di alto valore etico e sociale in quanto consente una terapia salvavita che rappresenta per alcuni pazienti, affetti da patologie del sangue come leucemie e mielosi, l’unica possibilità di guarigione o di sopravvivenza. La difficoltà di rinvenire un donatore compatibile fuori dalla cerchia familiare comporta la necessità di disporre di un grande numero di potenziali donatori tipizzati ed inseriti in un’apposita banca dato mondiale cui possono accedere i Centri trapianto. Tutta la materia, peraltro, è in continua evoluzione dal punto di vista diagnostico e terapeutico ma anche dal punto di vista tecnico-organizzativo. Attrezzature e metodologie sempre più sofisticate vengono messe a disposizione dei ricercatori e dei clinici, tanto che negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati sempre più incoraggianti nella cura e nella salvaguardia della qualità di vita dei pazienti affetti da malattie ematologiche, come per altro dimostrato dal sempre più alto numero di guarigioni.







