Campania: Il prezzo sale del 12,5%, contro un taglio del 15% dei treni per i pendolari
Legambiente in difesa del trasporto pendolare:
governo e regioni, stop ai tagli.
Treni ridotti per i pendolari del 19,5% in Veneto, ma in compenso il prezzo del biglietto è salito del 15%. In Campania meno treni del 10%, ma si paga il 12,5% in più. Peggio ancora in Liguria e in Abruzzo, dove a fronte di tagli del servizio del 12% e del 10% si hanno avuto aumenti delle tariffe del 20%.
Solo in Lombardia non c’è stata una riduzione dei treni, ma i pendolari pagano il 23,4% in più.
È questo in cifre il 2011 dei pendolari, che Legambiente nel suo rapporto Pendolaria definisce “annus horribilis”. Con l’aggravante che sono sempre di più gli italiani che scelgono il treno per recarsi ogni giorno al lavoro o a scuola: nel 2011 sono stati circa 2 milioni e 830 mila, con un incremento del 7,8% in due anni. “La crescita della domanda pendolare non deve stupire -si legge nel Rapporto pubblicato oggi sul sito di Legambiente-, la crisi economica porta più persone a usare i mezzi pubblici, ma soprattutto sono cambiate le città italiane con lo spostamento di centinaia di migliaia di famiglie in Comuni di seconda o terza fascia”. I continui tagli ai servizi e per i pendolari “è andata crescendo la sensazione di essere trattati da cittadini di Serie B”.







