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CASTELLABATE- DONNA VITA E PASSIONI AL CASTELLO sino al 6 Gennaio

📅 giovedì 5 gennaio 2012 · 📰 CulturaCastellabate

memorial pittura castellabate Salatto 01
Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Una candela indovinato simbolo per la Mostra d’Arte Memorial per M.A. Salatto

Presentata dalla Fidapa di Castellabate, con il Patrocinio del Comune e la collaborazione dell’architetto Giuseppe Ianni, marito della recentemente scomparsa dottoressa Maria Antonietta Salatto, la Mostra al Castello “Donna, Vita e Passioni” in sua memoria, è visitabile sino al 6 Gennaio. Ricordarla con espressioni artistiche, inoltre che ella amava, è stata certamente una condivisibile iniziativa, indovinatissimo quel simbolo sull’invito di una candela che si consuma. L’intima unione di stoppino nella cera, quale accoppiamento di uomo e donna fine a sé stesso, nella generosa smaterializzazione dei due, all’unisono, diviene luce, luce d’amore che tutto illumina! Tante le opere degli artisti espositori, uomini e donne, ne selezioniamo qualcuna.

In sintonia con il simbolo della candela, Mauro Trotta, cresciuto artisticamente nell’Associazione ARPERC ARTE PER COMUNICARE, in “Verso la Luce” esprime una donna nuda che trascende la terra e la materia in un volo verso l’oltre, inserendosi nel suo mondo lunare! E’ espressione surreale realizzata con ottima maestria nel figurativo.

“Sussurri d’infinito” è il titolo dell’opera di Antonio Bertè, che non è più tra noi. Il suo famoso “omino” cammina curvo, stanco, verso quel grande volto di donna sognante e misterioso, in parte in ombra! Sembra esprimere una ricerca maschile, forse incessante, di un mondo femminile inafferrabile e sovrastante.

Ci colpisce per l’esecuzione schematizzata, ma accurata e viva e per il concetto originalmente espresso, l’opera di Pino Latronico, “Tre medichesse si consultano”, che richiama al valore di donne, come le cosidette “Saghe”, che con l’esperienza conoscevano ed usavano le erbe per la salute, le cui importanti conoscenze empiriche furono poi la base della Scuola Medica Salernitana.

Non manca chi vede la donna come la colpevole del peccato originale o richiama al diverso concetto sul peccato nelle varie religioni--------e non solo! Romeo Basso nel “Frutto del Peccato”, con buona pittura nel segno e nei colpi di luce, esprime tali pensieri.

Molte altre varie opere si possono osservare in tale Mostra che vibra di energie più o meno artistiche, ma tutte tese a dare immagine o tracce a pensieri, dubbi, emozioni, sono silenziosi discorsi di più o meno complesse personalità tese ad esprimersi con il mezzo pittorico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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