“BENVENUTI AL NORD” RIVINCITA DI CASTELLABATE
di Marisa Russo | BlogL’uscita dell’atteso film “Benvenuti al Nord” in 800 sale è stata, come prevedibile, un gran successo di presenze. In quanto estimatrice di Castellabate, in particolare non posso non esprimere la gioia di vedere questo magico luogo citato e mostrato più volte e non come interland napoletano, come nel precedente “Benvenuti al Sud”.
E’ la rivincita di questo Sud non pericoloso come creduto, un po’ confusionario, ma ricco di salutari tradizioni e di calore umano che rispecchia quello della Natura. Silenziosi rosei tramonti di un sole che si tuffa nel mare, quasi a purificarsi quotidianamente, per poter sempre magicamente tornare in un’alba di speranza ancor più splendida, sono loquaci discorsi di una qualità di vita che sempre più sarà di monito per questa sbandata e precaria società.
Da meridionali abbiamo riso maggiormente gustando questa nuova opera del regista Luca Miniero, che nel contrapporre una città nordica, Milano, non un paese, alla meridionale quieta località, a contatto con la Natura, Castellabate, sembra sottolineare l’esigenza della nascita di un neoumanesimo che può partire solo da questo tipo di luoghi, condividendo il pensiero di Gerardo Marotta fondatore del Centro Studi Filosofici. Il film più originale, con varie trovate, rispetto al precedente remake, risulta più piacevole, brillante ed anche concettuale. A tal scopo dà un notevole impulso il nuovo personaggio di Paolo Rossi con la sua satira “ERPES”, progetto per ulteriore efficienza del lavoro negli uffici...postali, ma in realtà in genere, rendendo gli esseri umani robot! Quella gigante macchinetta del caffè da alcuni criticata, è invece efficace simbolo, sintesi di un mondo essenziale, caldo, che non necessita di tante varianti, come quelle offerte nei bar milanesi per i caffè, un mondo importante, magari difficile da portare avanti, ma che riempie e “profuma” la vita. La Valentina Lodovini, scritto alla settentrionale con l’articolo, Premio David di Donatello 2011 per la migliore attrice non protagonista in “Benvenuti al Sud”, forse è stata troppo sacrificata in piccole parti da donna del Sud con il bimbo in braccio, anche se, nel finale, capace di mostrare la propria risolutezza. La bravissima Angela Finocchiaro ha svolto due ruoli con grande professionalità nei personaggi, però molto romantici e già in crisi come fredde settentrionali, di moglie e di suocera di Claudio Bisio. Quest’ultimo ha ancora dato prova di grande mimica facciale e simpatia, quasi ottimo trait d’union tra settentrionali e meridionali! L’attore è stato invitato dal Sindaco Costabile Spinelli, come ospite dell’Amministrazione Comunale, a trascorrere una vacanza a Castellabate e speriamo gli venga insignita la cittadinanza onoraria come ad Alessandro Siani. Ora vorremmo che Castellabate fosse maggiormente luogo di richiamo, per contenuti più importanti e durevoli, non per fare fotografie accanto a tabelloni o a posti ripresi nella scenografia del set cinematografico, ma, gettate le mascherine antinquinamento, per godere, e magari prendere esempio, dell’habitat naturale ed esistenziale che rappresenta e propone, come questo film ha evidenziato.
Marisa Russo
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