Castellabate Violenza Sessuale e Delitto per due maschilisti spietati…sola ora la ragazzina che ha saputo agire!
di Marisa Russo | BlogSi può diventare violenti all’improvviso in una società che è incapace di “formare” e di aiutare???
I troppo discutibili comunicati stampa, i commenti letti nella rete e gli opposti schieramenti formatisi tra la popolazione a difesa o scusando l’uno o l’altro dei due uomini a proposito dei recenti eventi a Castellabate di violenza sessuale ed omicidio, mi stimolano a sottoporre all’attenzione qualche concetto su cui penso vale la pena soffermarsi. Ho letto “vittima e carnefice”, ma già il singolare è inaccettabile, il plurale è d’uopo! Si dimentica la ragazzina minorenne che ha accettato il passaggio auto per la scuola dall’anziano presso cui lavorava il padre, che conosceva, e che invece ha subìto violenza, cambiando costui tragitto, appartandosi con lei, volendola usare contro la sua volontà, sino a provocarle escoriazioni nelle parti intime? Poi leggo “tentata violenza sessuale”, tutto questo è definito solo tentativo?? Violenza è solo la penetrazione che il violentatore non è riuscito ad effettuare? Ancora altrove leggo “le scuole devono tutelare le ragazzine”, ma non è mica avvenuto a scuola! Non esageriamo! la scuola dovrebbe anche si scrive “ insegnare alle ragazzine la prevenzione, la prudenza ecc.” Le ragazzine devono imparare tutte queste difensive e i ragazzini non devono imparare ad essere “persone”….non bestie??? Necessita una vera cultura di formazione verso i maschi, ancora maggiore perché portatori di istinti maggiormente violenti e di forza fisica maggiore. Maschilismo spietato e violento è la causa del tutto, senso di possesso del violentatore che voleva “quell’oggetto” a tutti i costi, maschilismo e senso di possesso del padre che ha sentito il forte istinto di vendicare, non difendere, il suo oggetto figlia, che invece persona pensante già con la madre era per la denuncia dai carabinieri. Chi ha educato, formato, aiutato questi due istinti maschili per renderle “persone”?? La popolazione afferma che prima di questi episodi entrambi erano brave persone……!! L’anziano, si dice, che da quando aveva perso la moglie, era cambiato, era ossessionato da una ricerca che lo rendeva molestatore. Le persone sole e con squilibri vari non hanno nessuno che li aiuti. Non ci sono centri sociali, medici, padri spirituali che possano aiutarli, consigliarli, curarli. Se questa società crea queste soggetti deve essere analizzata e si devono porre dei rimedi. Inoltre le ragazze straniere vengono forse considerate facili prede? La vita è sacra e nessuno ha il diritto di stroncarla a nessuno. Doveva pagare il violentatore con una condanna legale, ora non pagherà, poteva redimersi, ora non potrà più! Ora dovrà pagare il tunisino e di conseguenza la sua famiglia per il suo insano gesto. Anche lui, dicono, era brava persona, lavoratore presso colui che ha ucciso! Fino a che punto la sua “cultura”, il suo modo di sentire, pensare, considerare lo stupro nel suo paese lo ha condizionato nel renderlo così violento? Come vengono accolti, preparati, seguiti, formati gli immigrati nei nostri paesi?
Questo doloroso evento, dall’assurda matrice all’epilogo irreparabile, compreso il non intervento di coloro che certamente hanno visto la violenta lite ed il rincorrere per 200 metri, alle ore 15, in un posto centrale, Piazza Padre Pio, è espressione di un livello infimo di formazione personale, di cultura in senso lato, di comportamenti, è il risultato di assenze e di menefreghismi della società in cui viviamo, non mi riferisco in particolare a Castellabate, dove tali eventi sono ancora fortunatamente rari, ma nella nostra Nazione ed oltre!!
Per la ragazzina, vittima tra due violenti istintivi maschilisti, unica che ha saputo essere “persona”, che ha saputo agire, difendendosi fisicamente e denunciando l’accaduto, c’è ora, in modo immediato, chi la sostiene psicologicamente e finanziariamente?
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