Castellabate: Il Corteo della Zita
di Marisa Russo | BlogLa Pro Loco rilancia il matrimonio con la popolazione. Compiacente il vero Parroco intelligente che sposa per gioco i figuranti, ma, pur sorridendo, predica seriamente con molta innovazione.
Gran coinvolgimento di pubblico a Santa Maria di Castelabate per l’evento “Il Corteo della Zita”, organizzato dalla locale Pro Loco, Presidente il costumista Arminio Tavola. Non è stata quindi solo la farsa del matrimonio d’epoca che prevedeva un gran coinvolgimento popolare, ma anche un “matrimonio”, un vero connubio, tra la Pro Loco e la popolazione!! Dalla Piazza Padre Pio è partito il corteo dello sposo con familiari ed amici in vestiti d’epoca per giungere al palazzo della zita, la sposa, dove si sono aggregati la stessa con il padre ed i suoi familiari, per proseguire per il largo del lungomare Perrotti, dove accanto alla Madonnina, attendeva il Parroco reale, Don Luigi Orlotti, con l’allestimento di poltroncine e panche per la funzione religiosa del matrimonio anni “50. Preceduti dal gruppo musicale “I Figli del Cilento”, lungo la strada petali di fiori e riso, lanciati dall’alto, hanno simbolicamente sottolineato il cammino benaugurale.
Il ricevimento con dolci tradizionali dell’epoca, cartocci di confetti cannellini alla cannella, la mostra del corredo e dei mobili, hanno concluso la serata, tra tanti flash di fotografi e telecamere.
La presenza più inaspettata, più significativa ed originale è stata quella del parroco Don Luigi, che con il megafono ha fatto precedere da un suo discorso la benedizione che da gioco è divenuta realtà. Siamo abituati ad assistere a particolari iniziative di questo parroco intelligente e sempre innovativo, ma ancora una volta ci ha sorpreso alla sua età di ottanta anni, per la presenza di spirito e la giocosità con cui ha accettato il ruolo chiestogli, ben capendo come il pretesto del gioco, che l’univa ancor di più alla popolazione, era anche occasione di trasmettere ad un vasto pubblico concetti essenziali. In abito talare per rendere il ruolo, ma, come egli stesso ha sottolineato, senza la “stola” sacramentale, ha richiamato al valore del matrimonio, della procreazione, al desiderio giustificato di recuperare delle tradizioni significative, ma a non rinnegare questo tempo che è quello che ci è dato vivere, ma di riempirlo di valori. Non è mancato al parroco moderno, che vive il suo tempo senza arroccarsi sul passato, il richiamo innovativo a lasciare anche a volte allo sposo la possibilità di scegliere di sposarsi nella sua parrocchia, non considerando sempre, come diritto acquisito, questa una scelta della sposa! Ha denunciato l’inopportunità di alcune mamme di spose che vogliono strafare con grandi mezzi economici, volendo trasformare la Chiesa, in occasioni di matrimoni delle figlie, in teatri e palcoscenici vistosi, senza rispetto per il sacro luogo.
La seriosità di molti spesso non ha nulla di serio, mentre la giocosità può essere un gran mezzo di comunicazione per trasmettere fondamentali seri concetti, Don Luigi lo ha dimostrato!
I figli del Cilento
Consegna della sposa allo sposo
Don Luigi Orlotti
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