CASTELLABATE_ STIO: NON SOLO SCAMBIO DI ALICI CON FAGIOLI!!
di Marisa Russo | BlogIncontro con le realtà dei due Comuni da sviluppare ed imitare per un Cilento che esalti la sua bellezza nella diversità del territorio e superi l’atavica chiusura campanilistica.
Belvedere di Castellabate- Altro merito dell’organizzazione del professore Gennaro Malzone per la Vetrina dell’Editoria del Sud, è quello di aver ideato degli Incontri annuali tra diversi Comuni del Cilento. Quest’anno per l’Edizione 2012 l’incontro si è svolto tra Castellabate e Stio, realtà in parte diverse ma con caratteristiche comuni.
Nella locandina sono stati simbolicamente avvicinati i due Campanili, in un superamento delle antiche chiusure. Dopo il saluto di Malzone, ha fatto gli onori di casa il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura di Castellabate Luisa Maiuri, che, con discorso sciolto e di contenuto, ha ricordato le similitudini dei due paesi cilentani, come l’origine intorno all’anno mille di entrambi, l’essere paesi decretati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, la loro salubrità, le acque mitiche che li bagnano, il mare a Castellabate ed il fiume dalle acque curative a Stio. L’Assessore al Turismo di Castellabate Florio ha salutato tutti. Anche l’Assessore al Turismo di Stio D’Ambrosio, ha richiamato l’importanza di scambi tra le due realtà, in particolare legata al mare per Castellabate ed alla montagna per Stio, poco effettuati nel passato, limitati a “scambi di alici con fagioli”, che dovranno svilupparsi per un turismo che dal mare conduca al retroterra collinare e montuoso in un’esaltazione del pregio che questa terra cilentana offre nel variare del suo paesaggio, delle sue tradizioni e colture a distanza di pochi chilometri. Ha richiamato alle iniziative del suo Comune, dalla sagra nel bosco dei “cicci mmaretati” (17-23 agosto), ampliati quest’anno il 20 e 21 agosto anche da una messa in scena teatrale che coinvolge il pubblico, “Delitto di mezzanotte: lo sposalizio”, alle “Stiotipiche”, progetto che vede coinvolto il Centro Storico dal 15 Agosto al primo settembre.
L’esposizione di cinquanta anni di foto, da quelle dei matrimoni a quelle delle coltivazioni del luogo, dal grano al lino, di Angelo Trotta, conosciuto fotografo di Stio, ha presentato uno squarcio di tempo da non rinnegare. Dopo le parole dell’Assessore alla Cultura di Stio e l’intervento di Antonio Infante, il Sindaco di Stio, Natalino Barbato, ha sottolineato l’importanza di preservare questi territori, di cautelare la loro identità, di non imitare lo sviluppo, dimostratosi deleterio, delle città.
Ha sottolineato come la sua giunta fosse presente a Castellabate al completo...,(da annoverare tra le diversità tra i due comuni?), quindi ha, tra l’altro, ricordato la Fiera della Croce che un tempo durava diciotto giorni ed ora uno solo, che dovrà recuperare la sua importanza. Un tempo era anche fiera della seta, speriamo recuperi almeno il significato culturale, simbolico e di tradizioni che questo affascinante elemento porta con sé. L’incontro, che auspichiamo divenga realtà di scambi e progettualità che colleghi i diversi luoghi del Cilento, si è allegramente concluso con l’organetto di Gino Marotta e con Pietro Gallo, che hanno donato un canto a distesa, e con l’offerta di Stio degli ottimi e salutari “cicci mmaretati”.
Assessore D'Ambrosio - Stio
canti a distesa e musica con organetto
esposizione di foto di Angelo Trotta di Stio
stio offre cicci maritati
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