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SALERNO: DA NORD A SUD IL FULGORE ASTRATTO

📅 sabato 27 ottobre 2012 · 📰 CulturaSalerno

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Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

DA PARMA LE OPERE DEL GRANDE ARTISTA MODENESE CHE RICHIAMA ALL’ESSENZIALE IMPORTANZA DEL PASSATO NELL’INTEGRAZIONE CON IL PRESENTE: CARLO MATTIOLI

Inaugurazione alla galleria il catalogo Sabato 27 ottobre ore 19

Esposizione sino al 24 novembre 2012

Apertura tutti i giorni, escluso il lunedì: ore 10 -13 17,30-20

Sabato 27 ottobre la galleria Il Catalogo di Salerno, di Lelio Schiavone e Antonio Adiletta, inaugurerà la 45° stagione espositiva, presentando 17 opere dell’artista modenese, giunte dall’archivio Carlo Mattioli di Parma.

“Il Fulgore Astratto” è il titolo della Mostra che riporta le parole con le quali Alberico Sala definì l’opera “Le Ginestre” di Mattioli.

Il titolo ben richiama le illuminazioni istantanee che, emerse dalle sue emozioni, venivano rispecchiate nelle opere.

Carlo Mattioli, Modena 8 maggio 1911 – Parma 12 luglio 1994, modenese di nascita, visse sempre a Parma, dove la sua famiglia si era trasferita.

L’artista che non ebbe particolare interesse per le problematiche sociali, è però ugualmente di grande insegnamento, in questo particolare momento sociale, in particolare per il suo continuo interesse per il passato, che integrava con il presente. Richiamava, con la scelta di materiali vecchi dove operava con il suo stile moderno, ad una ricerca di continuità essenziale, così come era preso dal limite tra morte e vita in una tensione di superamento.

Per un periodo si dedicò ai ritratti, in particolare a nudi femminili.

Gli incontri con personalità come Ungaretti, Montale, Parronchi, Bigongiari, influenzarono la sua vita artistica, alimentando la sua forza interiore nella riflessione e nel “sentire” la sofferenza degli uomini.

Definito “Il Pittore della Poesia” ebbe sempre grande interesse per la letteratura e la poesia in particolare. Illustrò anche varie opere letterarie.

I soggetti, i paesaggi, sono espressi nell’essenzialità, in sintesi metafisiche che conducono in un oltre.

E’ una pittura che gioca anche sui contrasti tra la materia, con addensamenti di colore, e sfumature, assenze, che la trascendono in una spiritualità raggiunta.

Il segno geometrico acquista significato profondo, a volte racchiude emozioni, a volte limita l’espandersi di esse, prigionie sofferte o protezioni ogni tratto è espressione simbolica di un sentire. Vi è il momento nel quale i tratti si ingarbugliano, in tentativi di esorcizzazioni, in ingarbugliamenti interiori espressi.

Ama i verdi dei paesaggi che esprime in spasmi che suggeriscono i moti interiori delle vite vegetali apparentemente statiche, ma spesso rispecchio della vita umana.

Il linguaggio Artistico, che esprime sensazioni profonde, conoscenze intuitive offerte all’emotività dei fruitori, può insegnare molto, è essenziale per la formazione e per recepire il monito per un giusto cammino della società.


Campo di lavanda - Mattioli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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