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CILENTO: “L’ANTECE” NUOVA SUPPOSIZIONE DELLA SUA ORIGINE

📅 lunedì 19 novembre 2012 · 📰 CulturaCilento

19112012 antece guerriero in pietra fasanella
Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

IL GRANDE GUERRIERO IN PIETRA CHE SOVRASTA SANT’ANGELO A FASANELLA PER FABIO ASTONE E’ TESTIMONIANZA ETRUSCA LEGATA ALL’AQUILA

Affascinante, grande scultura alta circa un metro e 60, incisa nella pietra, realizzata sul Monte Alburno a 1125 m. di altitudine. visibile da più parti, dal territorio di Pontecagnano, dall’Heraion di Foce Sele, da parte della chora di Poseidonia, l’Antece, attrae lo sguardo e suggerisce misteri da mondi lontani nel tempo.

Datata IV_V secolo A. C., ma senza alcuna certezza, è stata considerata rappresentativa di un Dio Guerriero, il cui nome sarebbe derivato dal termine dialettale di “antico”.

Fabio Astone, nella sua ricerca archeologica, lega questa scultura alla cultura etrusca presente nel territorio, considera il nome derivato da Antha, che in etrusco indica “aquila”. Nido il monte Alburno dell’aquila reale, doveva, afferma, essere interessante luogo di osservazione e pratiche divinatorie che il popolo etrusco svolgeva sugli uccelli per trarne auspici.

Il nome avrebbe la stessa origine etrusca di Cilento, che l’archeologo lega alla Dea etrusca Cilens (link)

Astone non esprime però specifiche analogie tra la scultura e l’aquila, almeno non ne leggo nel suo scritto a proposito dell’Antece negli “Annali Storici”.

L’ignoranza e la violenza fecero scempio della suggestiva opera all’inizio del novecento, rovinandola nel volto.

Guardando l’opera come si rappresenta ora, grande stele, immagine scolpita su una lastra calcarea che sembra a forma fallica, vedo un simbolo di potenza, un guerriero ma in una posizione molto particolare, con braccia aperte, quasi ad imitare il volo del grande uccello ad ali spiegate. Non ha posizione di attacco il guerriero, ma scudo deposto a terra, spada e clava in posizione di riposo, esposto al sole, che solo l’aquila può guardare sostenendo lo sguardo, sembra assorbirne l’energia proficua. Quindi in posizione di aquila ad ali aperte, si offre al sole, all’energia cosmica per incamerarla. Quasi a forma di croce, l’umano dalla durevolezza della pietra all’alta elevazione a volo d’aquila, tra offerta e richiesta, suggerisce una eterna sacralità. Questa altra origine del nome più particolare ed idonea al luogo ed alla simbologia che l’opera mi suggerisce, meglio definisce il grande fascino del quasi sacro Totem di questo misterioso territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

guerriero in pietra fasanella

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