“FINCHE’ MORTE NON VI SEPARI” UN’IMPOSIZIONE O UN AUGURIO?
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogUNA COMMEDIA COMICA MA CON SPUNTI DI RIFLESSIONE DI BUCCIROSSO
AL TEATRO LA PROVVIDENZA Vallo della Lucania Venerdì 8 Febbraio ore 21
Dopo le Performances di danza moderna del precedente spettacolo, che hanno mostrato una meritevole Direzione Artistica, di Don Valeriano Pomari, aperta alle novità artistiche ed alle problematiche esistenziali interpretate, senza censura rigida e controproducente, anche la prossima commedia in cartellone suggerisce in sordina vari spunti di richiamo, anche ad un mondo ecclesiastico importante ma a volte troppo rigidamente finalizzato.
Il comico Carlo Buccirosso, che a lungo ha recitato con Vincenzo Salemme, in questa pièce è autore, regista e primo attore, impersonando un parroco, Don Guglielmo, impegnato in una riappacificazione di una coppia……… “finchè morte non Vi separi”!
Il matrimonio è un sacramento nel quale gli officianti sono i due sposi, mentre il sacerdote è testimone, ma la frase titolo della commedia è da quest’ultimo pronunciata con un “VI” che suona impositivo, non come impegno dei due officianti. Non mancheranno occasioni di salutari risate, ma, se pur meno evidenti, ci sono considerazioni non superficiali su un mondo troppo falso, superficiale, attento a certe forme e non ai contenuti ed alla necessità di un accompagnamento del mondo della Chiesa che, pur nella difesa dei valori eterni ed universali, consideri gli esseri umani e gli avvenimenti singolarmente con elasticità e comprensione.
Anche alcuni coinvolgimenti del pubblico, che probabilmente saranno attuati anche in questa rappresentazione, mirano ad una comicità d’effetto ………… ma non solo!!
Non manca anche la critica all’eccessivo attaccamento a Facebook, alternativa ad una solitudine imposta, e ad alcuni sceneggiati di discutibili contenuti e d’ infinite puntate.
E’ uno spettacolo in tourne’ in vari paesi e città che, confermando un canovaccio ricco di colpi di scena, di “equivoci” caratteristici del teatro comico napoletano, tenta anche una impostazione critica moderna su problematiche attuali.
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