DA “LE ELEZIONI” A “LA CHIESA SI RINNOVA”
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogVALLO della LUCANIA: “GABERSCIK” A “LA PROVVIDENZA”
26 Febbraio 2013 ore 21-Spettacolo di Pierluigi Iorio
Ricordando la sua canzone “Le Elezioni”, che denuncia il forte condizionamento fatto sull’essere umano, annunciamo che il giorno dopo le elezioni i monologhi e le canzoni più belle del repertorio di Giorgio Gaber saranno eseguite, a dieci anni dalla sua morte avvenuta il 1 gennaio 2003, al Teatro “La Provvidenza”, Direttore Artistico Don Valeriano Pomari, con uno spettacolo recitato, cantato e diretto da Pierluigi Iorio.
“La Chiesa si rinnova” cantava Gaber, argomento di grande attualità e che sembra confermato da questa meritevole Programmazione Teatrale realizzata con veduta ampia e moderna.
Per lo spettacolo il cantante viene riproposto con il suo vero cognome istriano, Gabershik, quasi a volerlo recuperare dall’inizio, nella sua realtà più autentica.
Iniziò a suonare la chitarra per un infortunio subito da ragazzino, intorno ai nove anni, e quindi per la necessità di muovere la mano per allenamenti motori con lo strumento che risultarono proficui.
A lungo fu strumentista sino a divenire istrione dello spettacolo, inventando quel filone di teatro_canzone che gli diede tanto successo.
Sarà quindi celebrato in teatro, realtà che più amò, allontanandosi dalla televisione e scegliendolo a lungo per la maggiore libertà che gli concedeva, questo Artista che si espresse contro l’ipocrisia e fu sempre impegnato nel sociale.
Gaber fu infatti Artista non solo musicista, cantante, attore, commediografo ed altro, visse profondamente con grande sensibilità il disagio esistenziale e sociale e si impegnò, sempre in ricerca di libertà, con grande creatività per il contributo che l’Arte può dare nel cammino esistenziale e sociale. Non è un caso che gran parte della sua produzione fu realizzata con Luporini, artista pittore di Viareggio.
“A Pizza”, canzone presentata da Gaber nel 1966 al 14° Festival della Canzone Napoletana, potrebbe ricordare che nell’intervallo è possibile consumare nel bar del teatro calde pizzette, in un incontro tra amanti del teatro del Cilento.
“Il Mondo mi fa male” è la sua canzone che sembra denunciare come i disagi esistenziali e le delusioni sociali abbiano potuto influire sul suo male oscuro che lo condusse troppo presto alla morte.
L’Arte in tutte le sue espressioni, come il teatro impegnato, deve sempre far parte della formazione degli esseri sin da giovani che sempre più devono essere richiamati e stimolati alla partecipazione. Ai tanti giovani che erroneamente proclamano la libertà come rottura di regole,di impegni,di doveri, Gaber ricorda che…. Libertà è Partecipazione!
(foto da il giorno.it)
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